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Сентябрь
2024

Il governo ora piazza Blangiardo nel consiglio dell’Istat. Il sindacato: “Forzatura, non ha i requisiti previsti dalla legge”

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Fallito dopo oltre un anno di sforzi il tentativo di riportarlo al vertice dell’Istat, il governo ha dovuto trovare un’alternativa per Gian Carlo Blangiardo. Senza andare lontano ha piazzato il 75enne ex presidente dell’istituto di statistica ed ex ordinario di demografia a Milano Bicocca, vicino alla Lega, nel consiglio di indirizzo. Il decreto della presidenza del Consiglio, datato 17 luglio, è stato pubblicato ieri sulla Intranet di Istat. Immediata la censura della Flc Cgil che fa notare come per legge i due membri nominati dal premier debbano essere “professori ordinari oppure direttori di istituti di statistica o di ricerca statistica”. Blangiardo non è né l’uno né l’altro, fa notare Gianna Fracassi, segretaria generale della sigla: “Blangiardo, che a dicembre compirà 76 anni, non è più un professore ordinario, essendo in pensione da anni. Inoltre, ricopre il ruolo di presidente – e non quello di direttore – della fondazione ISMU, un ente di ricerca privato della Banca Cariplo”. Insomma, il suo ingresso in cda è “una forzatura evidente dei requisiti previsti dalla normativa”.

Infine, sottolinea la dirigente sindacale, “lo scorso giugno è stato eletto sindaco di un comune sul lago Maggiore (Meina), intraprendendo quindi un altro tipo di impegno professionale e politico di un certo rilievo, ai limiti della compatibilità con quello di membro del consiglio dell’Istat, che peraltro organizza le attività statistiche degli enti locali”.

Segue l’auspicio che “il Parlamento e gli organi predisposti al controllo degli atti di governo censurino questa forzatura, che si aggiunge a quella legislativa, che portò (inutilmente, all’epoca) ad approvare una norma ad hoc per retribuire in caso di nomina come presidente dell’Istat, anche chi si trova in pensione da anni. L’Istituto Nazionale di Statistica non può e non deve essere ostaggio di logiche personalistiche e di partito”.

L’incarico in cda – in cui entra anche Maria Clelia Stefania Di Serio, ordinario di statistica medica ed epidemiologica – è quadriennale e per i membri attuali prevede anche un emolumento e gettoni di presenza: da vedere se saranno corrisposti anche a Blangiardo, che dal 2019 riceve appunto la pensione. Ora per la piena operatività dell’organo mancano la nomina del membro designato dal Comitato per l’indirizzo e il coordinamento dell’informazione statistica (Comstat) e di quello che sarà eletto il 25 settembre dai dipendenti dell’Istituto.

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