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Trasferito a Cattinara il medico triestino Babich, resta grave

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TRIESTE È stato trasportato da Lubiana all’ospedale di Cattinara, dov’è tutt’ora ricoverato in gravi condizioni, ma comunque non in pericolo di vita, nel reparto di Pneumologia, nel quale ha lavorato per anni come medico, il 69 motociclista triestino Pier Paolo Babich, rimasto ferito in un incidente accaduto alla fine di luglio in Slovenia, nei pressi di Postumia, in cui aveva perso la vita Antonella Colombis, che era seduta sul sellino posteriore.

Per alcune settimane, Babich era rimasto nel reparto di Rianimazione dell’ospedale della capitale slovena, anche perché le conseguenze dell’impatto non permettevano il trasporto, per quanto breve, fino a Trieste. Inizialmente infatti sembrava fosse stata interessata anche la spina dorsale, perciò un viaggio in ambulanza da Lubiana a Cattinara, pur con tutti gli accorgimenti del caso, avrebbe potuto peggiorare la situazione.

Il motociclista triestino e la sua compagna di viaggio, stando alle prime verifiche fatte dalla Polizia slovena, che comunque attendono conferma, potrebbe essere scivolato mentre stava imboccando una curva sulla vecchia strada che collega Trieste e Lubiana. Una soluzione che spesso adottano tanti motociclisti: viaggiare sulle vecchie strade con molte curve può rappresentare una scelta migliore rispetto a dover affrontare la circolazione spesso caotica che si origina sulle autostrade quando sono percorse da molti mezzi commerciali. Forse Babich aveva scelto quel percorso proprio per evitare la vicina autostrada, certamente più comoda e veloce, ma sulla quale il traffico è molto intenso e vede la presenza di centinaia di mezzi pesanti.

Una volta caduti a terra, i due sarebbero andati a finire contro un camion guidato da un 59enne sloveno, che avrebbe cercato fino all’ultimo di evitarli, senza riuscirci. La morte della Colombis, una restauratrice di 67 anni, che viveva a Murlo, in provincia di Siena, sarebbe stata pressoché istantanea. Babich, invece, pur in gravi condizioni, è fortunatamente sopravvissuto. Le sue condizioni però erano state subito giudicate molto gravi dai medici di Lubiana e, purtroppo, continuano a essere tali, anche se finalmente è stato possibile il trasporto a Trieste, segno di un pur lieve miglioramento. Da quanto è dato sapere, Babich non è in coma, è sedato e, per favorirne la respirazione, è stata praticata una tracheotomia. Le visite dei pochi che possono entrare nella sua stanza devono limitarsi a pochi minuti.

Un capitolo a parte riguarda la ricostruzione della dinamica dell’incidente. Quando la Polizia slovena, che si sta occupando del caso, avrà completato tutte le verifiche e riterrà opportuno renderle pubbliche, si potranno avere maggiori dettagli su questo drammatico incidente. Finora le ricostruzioni sono basate su elementi ancora da accertare o che per lo meno non sono stati resi noti. C’è chi sostiene che forse è stato il conducente sloveno del mezzo pesante a superare la linea che divide le due carreggiate, ma si tratta appunto di supposizioni che non portano per ora ad alcun risultato concreto. Sono molti intanto gli amici e i conoscenti vicini alla famiglia di Babich, in questo momento di grande preoccupazione. —