Padova, pioggia e lavori mandano il traffico in tilt: allo studio soluzioni alternative
Paralisi traffico a Padova Est: pioggia e cantieri hanno reso la giornata di 5 settembre un inferno per gli automobilisti padovani, soprattutto nel quadrante intorno alla Stanga con la rotonda a fagiolo paralizzata.
Considerando anche che è il primo ingorgo post vacanze estive, si è acuita la sensazione che i prossimi mesi possano essere un calvario per chi si muove in macchina, a causa soprattutto dei cantieri del tram. Ecco perché l’assessore alla mobilità Andrea Ragona è corso ai ripari, rassicurando i padovani: «Prima dell’inizio della scuola finirà la fase dei cantieri estivi e con la polizia locale stiamo definendo le modalità migliori per monitorare la viabilità».
La Giornata
Il racconto della giornata è presto fatto: l’area della Stanga si è presto paralizzata, fin dalla prima mattina, sotto un intenso temporale e con un piccolo incidente senza conseguenze in via Grassi. Fatto sta che la rotonda è andata in crisi, con le auto incolonnate, quasi completamente ferme, in ogni direzione: via Venezia, via Grassi, via Ognissanti, via Ariosto e via Turazza.
Lunghe code e clacson usati come espressione di rabbia da parte degli automobilisti. Sui social c’è chi denuncia di aver impiegato anche un’ora per attraversare l’incrocio, ma certo la percezione del tempo quando si è fermi in coda tende un po’ a dilatarsi. La situazione si è in qualche modo sciolta solo dopo le 11.
Il bis – suppure di minore intensità – anche la sera, con rallentamenti diffusi anche in via Gattamelata, altro nodo critico della viabilità cittadina.
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Alternative e soluzioni
Va detto anche che alcune alternative alla Stanga erano abbastanza libere, segno che non c’è ancora un consapevole utilizzo degli automobilisti padovani di infrastrutture come l’Arco di Giano e il ponte della Fiera.
«È la seconda volta questa settimana che la Stanga finisce in blocco totale, c’è un’incapacità a gestire la convivenza tra i cantieri aperti e il traffico cittadino», denuncia il coordinatore cittadino di Forza Italia Fernando Zilio, che non a caso propone delle alternative come soluzione, ma ragionando in primis sul trasporto pubblico: «I maggiori responsabili del blocco sono gli autobus che con le loro dimensioni ingolfano tutto – chiarisce l’ex presidente della Camera di commercio – Bisogna pensare ad una strada alternativa per le corriere verso Ponte di Brenta, magari via Maroncelli passando dietro la Fiera. Si possono riposizionare le fermate a 200 metri da quelle attuali».
Il Comune
Come detto, a Palazzo Moroni si è fatta una valutazione laica della situazione, guardando alla prospettiva di una riduzione dei cantieri nella fase autunnale: «La settimana prossima inizieranno le scuole e alcuni cantieri saranno terminati, come l’incrocio Sografi-Forcellini, parte di via Gozzi e il ponte Omizzolo, e l’accesso al deposito degli autobus in stazione. Ed è proprio perché impattanti che li abbiamo programmati d’estate – chiarisce l’assessore Ragona – Da giorni con la polizia locale stiamo anche definendo le modalità migliori per monitorare al meglio i primi giorni di viabilità dopo l’inizio delle scuole. Sappiamo però che non è che dal 12 settembre spariranno i cantieri in città: abbiamo due linee da realizzare entro il 2026 e il nostro obiettivo è proprio quello di rispettare i tempi che ci impone l’Europa. Cercheremo di ridurre al minimo i disagi consapevoli, come abbiamo sempre detto, che ci saranno e che li dovremo affrontare insieme, perché a guadagnarne sarà Padova, la sua aria, la sua vivibilità».
Il tram
Se c’è una cosa che a Palazzo Moroni non si accetta è che venga messa sotto accusa la futura rete Smart: «Utilizzare una situazione come quella di ieri, ovvero il normale traffico di una giornata di pioggia a settembre, per scagliarsi contro i cantieri del tram e quindi contro un’opera che le persone aspettano, è puramente strumentale e i padovani lo sanno molto bene – conclude Ragona – Vogliamo un sistema di trasporto pubblico efficiente e veloce che possa essere preferibile alle auto private».