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Cilic e Nishikori in campo “insieme” dieci anni dopo la loro finale allo US Open

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L’8 settembre 2014 giocavano la finale dello US Open, la sola senza almeno un Big 3 a New York tra il 2004 e il 2019. Sono naturalmente Marin Cilic e Kei Nishikori, con il croato uscito vincitore in tre set, come in tre set aveva battuto Roger Federer in semifinale e Tomas Berdych ai quarti. A dieci anni di distanza, giovedì pomeriggio Marin e Kei sono stati ancora in campo insieme, nel senso di “in contemporanea”: Cilic è impegnato al Challenger 75 di Cassis, nel sud della Francia, mentre Nishikori sta disputando il Challenger 125 di Genova. Così lontani e così vicini.

Neanche tanto lontani, perchè doccia, massaggio e potrebbero incontrarsi a Nizza per cena. E nemmeno tanto vicini (nel destino) se non ci limitiamo alle due fotografie in cui compaiono insieme – una del 2014 e una di questo giovedì –, perché il percorso del giapponese ex n. 4 del mondo è stato molto più accidentato, con i tanti infortuni che gli si sono messi di traverso.
Anche il croato nativo di Medjugorie ha avuto a che fare con i problemi fisici, soprattutto al ginocchio destro che ha richiesto due chirurgie nell’ultimo anno e mezzo, tanto che quello di Cassis è il torneo del rientro dopo un’assenza che durava da Buenos Aires in febbraio e con soli due eventi disputati nel 2023. L’ex n. 3 del ranking ha comunque raggiunto altre due finali Slam, a Wimbledon nel 2017 e all’Australian Open l’anno successivo, cogliendo poi una insperata semifinale al Roland Garros 2022, con un’epica vittoria contro Andrey Rublev (ovviamente, potremmo dire oggi) ai quarti. Per adesso, rimane invece solo quella finale Slam per Kei, quartofinalista per nove volte complessive negli altri tre major, tutte prima del 2020.

E ai quarti di finale dei rispettivi Challenger sono arrivati entrambi, ma, se il classe 1989 Nishikori ha battuto (comodamente) Varillas, vale la pena soffermarsi sull’avversario superato 6-2 7-5 dal 1988 Cilic: Kyle Edmund. Anche qui un ritorno al grande passato, perché il ventinovenne britannico ha raggiunto la semifinale a Melbourne nell’anno in cui arrivarci da outsider non ha portato troppa fortuna, come può testimoniare anche Hyeon Chung. Semifinale persa da Kyle contro… Marin Cilic, chi altri.
Non resta dunque che domandarci se, ginocchi (di tutti e tre) permettendo, torneremo ad ammirarli sui palcoscenici più importanti.