Olimpia Merlo (AWS): «La partnership è espansione, ma anche consolidamento di prodotto»
Per cercare di avere un osservatorio privilegiato sull’importanza delle tecnologie di AWS per i clienti, sul livello di competenza e di cultura digitale che AWS riscontra quando si trova a lavorare in collaborazione con aziende italiane, con uno sguardo particolare al mondo dei media, sul ruolo dei partner di AWS e sull’importanza del trasferimento di competenze e di cultura digitale, non poteva esserci modo migliore di affrontare queste tematiche con Olimpia Merlo, SMB Sales Leader dell’area EMEA di Amazon Web Services. La sua formazione, incentrata sull’economia e sulle nuove tecnologie, e la sua esperienza sono state cruciali per il suo approdo in Amazon, sin dal 2016.
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L’intervista a Olimpia Merlo
Abbiamo iniziato col chiederle cosa cerchi AWS quando entra in contatto con un nuovo partner e abbiamo scoperto che non c’è soltanto un trasferimento di know-how, ma un vero e proprio confronto culturale, che parte dai valori dell’azienda: «Quando AWS si confronta con un nuovo partner, le competenze tecniche sono molto importanti – spiega Olimpia Merlo -. AWS offre oltre 200 servizi e numerosi controlli e certificazioni di sicurezza a livello mondiale e, guidati dalla nostra attenzione per i clienti, il nostro primo ruolo è far sì che i partner abbiano le giuste abilità e competenze per assicurare alti standard ai clienti AWS. Al tempo stesso, è fondamentale instillare una vera e propria mentalità e cultura incentrate sul cloud computing. Vogliamo che i partner abbraccino appieno la filosofia e i principi chiave di AWS di modo da aiutare i nostri clienti a realizzare i vantaggi dell’innovazione in cloud. Uno degli aspetti principali è trasferire l’importanza di un approccio improntato all’innovazione costante e dell’agilità. Nel mondo del cloud, è infatti possibile apportare miglioramenti in modo rapido e continuo. I partner devono essere pronti ad adattarsi e ad abbracciare nuove funzionalità e servizi in modo tempestivo per offrire ai propri clienti le migliori soluzioni disponibili».
«Ci accertiamo questo accada in tre modi: supportiamo i partner nell’adozione di best practice, come l’infrastruttura come codice, l’automazione e il provisioning delle risorse tramite API. Questo approccio agevola la scalabilità e l’efficienza. Poi, offriamo attraverso i nostri partner soluzioni costruite sui nostri servizi gestiti, anziché preoccupandosi di gestire l’infrastruttura di base. Ciò consente ai partner di concentrarsi sul valore principale per i loro clienti. Infine, promuoviamo una cultura di eccellenza operativa, con un focus su monitoraggio, automazione e risposta rapida agli eventi imprevisti». Per restare sul pratico, è un po’ quello che è accaduto con Vivaticket, azienda che fornisce biglietti per grandi eventi e che ha 3500 clienti in 52 Paesi: «Collaborando con Engineering, Vivaticket è riuscita a migrare i propri datacenter su AWS in 18 mesi, stimando un risparmio del 26% sui costi di gestione, oltre ad una migliore capacità di scalare nei picchi. Il cliente stesso ha sottolineato l’importanza del cambiamento culturale di questa migrazione per loro».
Il ruolo delle nuove tecnologie e il futuro dei “vecchi” media
Ci sono alcuni principi (come la sicurezza, la solidità, la capacità di processare un grandissimo numero di informazioni) che sicuramente rendono più efficaci le nuove tecnologie per i clienti, soprattutto in ambito media. Olimpia Merlo, oltre a tracciare una panoramica dell’importanza delle tecnologie AWS per i clienti, ha anche fatto una riflessione su un eventuale “pensionamento” delle forme di trasmissione dei contenuti broadcast per eccellenza, come – ad esempio – la televisione: «I clienti ci dicono quanto la tecnologia AWS sia cruciale per le loro attività grazie alla sua scalabilità praticamente infinita, all’elevata affidabilità e disponibilità, e all’ampia gamma, dei servizi offerti. Uno dei nostri principi fondanti è quello di fornire un’infrastruttura cloud globale, con data center distribuiti in numerose regioni geografiche. Questo permette ai clienti di eseguire le proprie applicazioni e servizi ovunque ci sia domanda, offrendo bassa latenza agli utenti finali. Il cloud AWS è progettato per offrire un livello di servizio estremamente affidabile, e questo è fondamentale per applicazioni mission-critical come lo streaming video in diretta. Inoltre, AWS dispone di una vasta gamma di servizi cloud altamente scalabili, dai servizi di calcolo come EC2 ai servizi di storage come S3, dai database gestiti ai servizi di analisi dei dati. Questa ampia offerta consente ai clienti di comporre architetture cloud complesse pur mantenendo un’elevata semplicità operativa».
«È improbabile che una singola tecnologia sostituisca completamente il ruolo della televisione tradizionale nel breve periodo. Tuttavia, le piattaforme di streaming video e live streaming basate sul cloud stanno certamente guadagnando sempre più popolarità. AWS, con la sua infrastruttura globale, scalabile e ad alta disponibilità, è perfettamente posizionata per supportare queste piattaforme innovative, come dimostra il caso Netflix, che grazie ad AWS riesce a mettere in produzione migliaia di server e terabyte di storage nel giro di pochi minuti, consentendo a utenti in tutto il mondo di vedere serie TV e film da qualsiasi dispositivo».
AWS attribuisce una importanza paritetica sia alla sua parte computazionale, sia alla delivery. Entrambe le soluzioni sono preferite da alcuni clienti, come – ad esempio – nel caso di Fantacalcio.it, che ha scelto di migrare su AWS sia dal punto di vista dei servizi di computing e database, sia dal punto di vista della delivery. In questo modo, sono diminuiti i costi di gestione dell’infrastruttura del 30%, ed è stato possibile migliorare le performance del 400% e scalare fino a gestire 1 milione di utenti allo stesso tempo. «Per AWS – spiega Olimpia Merlo -, entrambe le aree di mercato sono estremamente importanti e rappresentano componenti cruciali della nostra offerta complessiva di servizi cloud. Dal lato computazionale, i nostri servizi di calcolo come Amazon EC2, Elastic Beanstalk e AWS Lambda sono fondamentali per consentire ai clienti di eseguire qualsiasi tipo di applicazione o carico di lavoro nel cloud in modo scalabile ed efficiente. Questi servizi computazionali sono il cuore pulsante dell’infrastruttura AWS. Allo stesso tempo, i servizi di delivery come Amazon CloudFront, il nostro servizio di content delivery network (CDN) distribuito globalmente, sono altrettanto critici. CloudFront permette di distribuire contenuti come siti web, applicazioni web, video e altro ancora con bassa latenza e alta velocità di trasferimento agli utenti finali ovunque si trovino nel mondo. La combinazione di potenza computazionale e delivery efficiente è essenziale per applicazioni come lo streaming video on-demand e live, gaming online, e-commerce e molto altro ancora. I clienti possono eseguire le loro applicazioni sui nostri servizi computazionali e distribuire i contenuti in modo ottimizzato tramite CloudFront. Un altro aspetto chiave è la nostra rete globale AWS, che integra i data center, la rete di distribuzione dei contenuti e il routing del traffico. Questa infrastruttura di rete offre prestazioni, scalabilità e ridondanza eccezionali per i carichi di lavoro dei clienti. Quindi, sebbene i servizi computazionali siano il cuore di AWS, la nostra capacità di delivery tramite CloudFront e la nostra infrastruttura di rete globale sono ugualmente cruciali per offrire un’esperienza ottimale ai clienti e agli utenti finali in tutto il mondo».
Le caratteristiche delle partnership in Italia
Come è evidente anche per altre big companies, il ruolo della partnership è fondamentale a livello di mercato, ma anche per il miglioramento del prodotto. Avvalersi di partner sul territorio, infatti, permette alla grande realtà internazionale di avere un vero e proprio termometro per misurare la temperatura delle esigenze di un gruppo specifico di clienti. Inoltre, la verticalità del partner può permettere alla grande azienda di intervenire sui suoi prodotti, migliorandoli in alcune aree definite, all’interno delle quali il partner ha un know-how specializzato: «Il ruolo dei partner è fondamentale per AWS – spiega la SMB Sales Leader dell’area EMEA di Amazon Web Services -, non solo per espanderci a livello globale, ma anche come vera e propria strategia di consolidamento e arricchimento della nostra offerta di prodotti e servizi. Dal punto di vista dell’espansione globale, i partner ci permettono di raggiungere nuovi mercati e clienti in modo più rapido ed efficace. Essi hanno una profonda conoscenza delle dinamiche e delle esigenze locali, nonché relazioni consolidate con le aziende di quella regione. Collaborando con partner locali, possiamo adattare meglio la nostra proposta di valore alle specifiche esigenze di ogni mercato. Ancora più importante, i partner svolgono un ruolo fondamentale nel consolidare e arricchire i nostri prodotti e servizi. Molti partner hanno competenze verticali specifiche in settori come la sanità, i servizi finanziari, il retail e altri. Essi sviluppano soluzioni su misura basate su AWS per soddisfare le esigenze uniche di questi settori. Inoltre, i partner di consulenza e di system integration ci aiutano a portare soluzioni AWS complesse ai clienti enterprise, combinando i nostri servizi con le loro competenze di progettazione, migrazione e implementazione. Ad esempio, BeSharp ha supportato Q8 nell’ottimizzare il loro programma di Loyalty, aumentando le capacità di personalizzazione per gli oltre 2 milioni di clienti e consentendo l’utilizzo di dati real-time. I partner ISV (Independent Software Vendor) integrano le loro applicazioni software con i servizi AWS, creando offerte combinate che forniscono valore aggiunto ai clienti. Infine, collaboriamo con partner di formazione per offrire corsi di qualità e percorsi di certificazione che sviluppano le competenze cloud necessarie sul mercato.
In Italia, tuttavia, c’è ancora del lavoro da fare, dal momento che c’è carenza di risorse tecniche qualificate in grado di lavorare in modo efficace con le infrastrutture cloud avanzate di AWS. Per questo aspetto, Olimpia Merlo ha citato lo studio di Strand Partners commissionato da AWS: «Il 54% delle imprese italiane dichiara che le competenze digitali più carenti nella propria organizzazione sono quelle di base e solo il 20% delle imprese italiane riesce facilmente ad assumere profili con le competenze digitali necessarie, sebbene il 90% delle imprese italiane offra formazione sulle competenze digitali, solo il 32% attua regolarmente programmi completi di formazione digitale per tutto il personale. Questo rappresenta una sfida cruciale per l’innovazione nel nostro Paese e anche in AWS la stiamo affrontando attivamente attraverso numerose iniziative. Una delle nostre priorità è quella di formare e certificare professionisti IT italiani sulle best practice e sulle competenze necessarie per progettare, distribuire e gestire applicazioni e infrastrutture su AWS. A tale scopo, offriamo una vasta gamma di percorsi formativi, sia online che in aula, oltre a certificazioni professionali riconosciute a livello globale. Collaboriamo attivamente con università e istituti tecnici italiani per integrare i nostri curriculum cloud computing nei loro programmi di studio. Questo permette agli studenti di acquisire competenze cloud pratiche fin dall’inizio del loro percorso accademico. Inoltre, organizziamo regolarmente eventi, workshop e sessioni di formazione gratuiti in tutta Italia, aperti a professionisti IT, sviluppatori e chiunque voglia apprendere di più su AWS. Questi eventi fungono da piattaforma per condividere conoscenze, casi d’uso e best practice. Un altro aspetto cruciale è la nostra rete di partner di canale e di consulenza in Italia. Questi partner altamente qualificati forniscono servizi professionali, supporto e soluzioni basate su AWS ai clienti italiani. Lavoriamo a stretto contatto con loro per garantire che abbiano le competenze necessarie. Nonostante questi sforzi, riconosciamo che c’è ancora molta strada da fare per colmare completamente il divario di competenze cloud in Italia. Continueremo ad investire nella formazione, nella certificazione e nel coinvolgimento della comunità IT italiana per creare un bacino di talenti cloud sempre più ampio».
L’istruzione come leva fondamentale
Per formare i partner di domani, le grandi companies ritengono fondamentale intervenire in ambito educational. AWS ha ben tre programmi in piedi per avvicinare le nuove generazioni alle discipline STEM e per cercare di dare un contributo alla mancanza di competenze che, spesso, vengono registrate in diversi mercati: «Per AWS, costruire le competenze delle future generazioni di partner e utenti è di importanza fondamentale. Investiamo notevoli risorse nel sensibilizzare gli studenti sull’importanza delle discipline STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) e nel promuovere carriere nell’ambito del cloud computing. Crediamo fermamente che incoraggiare l’interesse per le materie STEM fin dalla tenera età sia cruciale per sviluppare la forza lavoro tecnologica di domani. Le competenze STEM sono la base per molte professioni legate al cloud, dall’ingegneria dei sistemi all’analisi dei dati, dallo sviluppo software all’architettura delle soluzioni. In Italia, abbiamo diversi programmi educativi attivi: AWS Educate, che è un programma gratuito che fornisce risorse didattiche basate sul cloud a insegnanti e studenti di ogni livello. Include contenuti, percorsi di apprendimento e crediti AWS gratuiti. C’è AWS Academy, un curriculum cloud completo per istituti di istruzione superiore, che prepara gli studenti a ottenere certificazioni AWS professionali. E poi c’è AWS Restart, un programma di formazione intensivo gratuito che aiuta i disoccupati di lunga durata a reinventarsi come professionisti cloud. Inoltre, collaboriamo con università italiane per integrare i nostri curriculum cloud computing nei loro programmi di laurea e master. Offriamo anche tirocini retribuiti e programmi di assunzione per studenti brillanti. Un altro aspetto chiave è il coinvolgimento diretto con le scuole. I nostri dipendenti volontari visitano regolarmente istituti scolastici per tenere seminari, workshop e sessioni dimostrative sulle tecnologie cloud. Questi eventi mirano ad accendere l’entusiasmo degli studenti verso le carriere STEM».
«Inoltre – conclude Olimpia Merlo -, negli ultimi 3 anni scolastici abbiamo collaborato con WeSchool per portare le competenze STEM in molti istituti di istruzione secondaria in tutta Italia, invitando gli studenti a completare un curriculum online e a partecipare a una competizione a squadre incentrata sullo sviluppo di un’applicazione che aiutasse le proprie comunità. Un’edizione è stata ad esempio vinta dall’Istituto Capozzi-Galilei di Valenzano, in provincia di Bari, grazie a RiDò, un’app per combattere gli sprechi e per promuovere il riuso di oggetti comuni, attraverso una rete di scambi e donazioni».
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