Poste chiuse a San Vito e Gretta, parte la raccolta firme con le due Circoscrizioni di Trieste

TRIESTE Dopo l’annuncio della chiusura degli uffici postali di Gretta e San Vito, Poste Italiane, in una nota, assicura che la qualità del servizio sarà mantenuta a Trieste. Non sono dello stesso avviso, però, le Circoscrizioni di riferimento. E tra i residenti è pronta a partire anche una raccolta firme. Nei giorni scorsi, infatti, sono apparsi i cartelli che annunciano la chiusura definitiva il prossimo 30 settembre.

Il presidente della Quarta circoscrizione, Marco Rossetti Cosulich, definisce la novità di via Combi, «una chiusura molto grave, che recherà un pesante danno. E in una zona di così alta densità abitativa non si spiega, speriamo quindi in un cambio di rotta. Come Circoscrizione ci muoveremo sicuramente al fine di scongiurare questa incomprensibile chiusura». Gianluca Parisi, alla guida della Terza Circoscrizione, sottolinea che «è un duro colpo per la popolazione di Gretta, composta per lo più da persone anziane che hanno serie difficoltà a raggiungere gli altri uffici postali presenti nelle zone limitrofe, a Roiano e Barcola. La cittadinanza si sta organizzando con una raccolta firme per scongiurare la chiusura e la circoscrizione sarà al loro fianco in questa battaglia».

Già nel 2019, ricorda ancora Parisi, «quando era apparso lo stesso cartello che avvisava della chiusura dell’ufficio postale, nell’arco di poche settimane la Circoscrizione aveva organizzato un’assemblea pubblica per ascoltare i cittadini e presentare una mozione al sindaco». In quell’occasione la mobilitazione era servita, anche se con attività ridotta degli sportelli. Questa volta sembra che le decisioni siano ormai state prese.

In un comunicato Poste Italiane ricorda che «la rete è la più capillare del Paese con circa 13 mila uffici postali, di cui 32 nella provincia di Trieste, e conferma che continuerà a garantire una presenza costante assicurando la qualità dei servizi a tutti. Una presenza fisica sul territorio sulla quale il gruppo ha continuato a investire in questi anni, come testimoniato anche dal Progetto Polis, che prevede l’ammodernamento, in chiave sostenibile e digitale, di 7 mila uffici postali nei comuni con meno di 15mila abitanti. Sono stati completati, ad oggi, 66 uffici in Friuli Venezia Giulia».

Ma fa presente anche che l’online incalza, «ogni giorno sono oltre 20 milioni le interazioni giornaliere attraverso i canali online del gruppo - prosegue la nota di Poste Italiane - quindi in conseguenza di un utilizzo sempre più frequente dei servizi digitali». Per le due strutture di Trieste che non saranno più operative, a Gretta e San Vito, nel testo si indica che «Poste Italiane ha predisposto un piano di riorganizzazione di alcuni uffici postali, conforme ai provvedimenti adottati dall’Autorità di regolamentazione Agcom, che ha previsto in provincia di Trieste la citata chiusura degli uffici postali di Trieste 1 di via dei Carmelitani 14 e Trieste 2 di via Combi 8». Infine per l’ufficio di via Caboto, chiuso da giugno 2023, si legge che «è stata disposta una sospensione temporanea delle attività per motivi di sicurezza dell’immobile a tutela di cittadini e lavoratori. L’ufficio non rientra, pertanto, nel piano».

Ma i provvedimenti di chiusura sono arrivati all’attenzione anche del Consiglio regionale: «Porteranno non pochi disagi ai residenti - dice il consigliere leghista Giuseppe Ghersinich, augurandosi che gli sportelli di via Caboto non facciano la stessa fine di via Combi e via dei Carmelitani - e non possiamo restare indifferenti davanti alla richiesta dei tanti concittadini che chiedono a gran voce di poter fruire dei servizi». La questione, dunque, passa anche attraverso le istituzioni che si dicono pronte ad andare in pressing su Poste Italiane.