Quanto valgono le monetine lanciate dai turisti nella Fontana di Trevi? “Cifre milionarie, ma abbiamo trovato anche un vibratore e dei denti”
È tra le più celebri fontane di Roma e del mondo. Crocevia di storia, cinema ma anche solidarietà. Le famose monetine che vengono gettate quotidianamente da turisti (e non) nella sua acqua, infatti, vengono poi raccolte e donate. Si sta parlando di Fontana di Trevi, la più famosa delle fontane romane. Questo capolavoro, simbolo della Città Eterna, unisce l’eleganza della pietra alla vitalità dell’acqua, rendendola un gioiello unico e immortale nel cuore di Roma. Tra i gesti più iconici, che nell’immaginario comune colleghiamo alla fontana, c’è sicuramente quello del lancio della monetina. Di spalle, con gli occhi chiusi, si getta all’indietro una monetina esprimendo un desiderio con l’auspicio che possa presto avverarsi. Avete idea di quanti visitatori ogni giorno compiono questa azione? E soprattutto: quanto si incassa ogni anno e come vengono utilizzati i fondi? Il Messaggero, a fine 2023, ha realizzato un servizio all’interno della Caritas, dove vengono raccolte le numerose monetine. Un dipendente aveva spiegato: “Quando uno fa quel gesto può accadere che voli di tutto, anche il braccialetto. Tra le cose più curiose che abbiamo trovato c’è un vibratore. Ma anche dei denti o una dentiera intera”.
Quindi l’impiegato aveva spiegato come avviene il conteggio totale: “Con una prima macchina facciamo un conteggio dividendole da quelle straniere; ci sono anche monete da 1-2 centesimi ma vanno benissimo. Alla fine conta la somma totale“. Bene: ma di che cifre parliamo? Se nel 2022 erano 1,4 milioni di euro, l’anno successivo, il 2023, ha fatto salire la cifra a ben 1,6 milioni. Circa 33 mila chili di monete, provenienti da tutto il mondo. Questi soldi, al netto dei costi di gestione della raccolta, vengono devoluti alla Caritas, che li utilizza per finanziare progetti a sostegno delle persone più vulnerabili nella città di Roma. Il direttore della Caritas diocesana di Roma, Giustino Trincia, aveva spiegato: “Facciamo tutto in trasparenza, ne va della credibilità e della serietà. Anche perché sono soldi non nostri”. La raccolta avviene con Acea, supportata dalla Polizia Locale di Roma Capitale, circa 3 volte a settimana. Tutto poi viene utilizzato per aiutare persone in difficoltà economiche, bisognose, bambini e malati. Dietro a un piccolo gesto, quindi, c’è una grande solidarietà.
Intanto il sindaco Gualtieri sta valutando concretamente la possibilità di inserire un biglietto per visitare la fontana. Le sue dichiarazioni riportate dall’Ansa ieri 4 settembre: “Stiamo ragionando sull’ipotesi di rendere la Fontana di Trevi visitabile su prenotazione e a numero chiuso, una ipotesi molto concreta che abbiamo deciso di studiare e approfondire perché la situazione a Fontana di Trevi sta diventando tecnicamente molto difficile da gestire, ce lo dice sempre anche la Polizia Locale”. “C’è un accumulo di persone che rende difficile un’adeguata fruizione del monumento ed è spesso fonte di degrado – ha detto il primo cittadino di Roma -. Si tratta di studiare la soluzione tecnica migliore per gestire i flussi di turisti a supporto della Fontana di Trevi che va tutelata ma anche della qualità della sua fruizione. Con l’assessore Onorato (Alessandro, assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda, ndr) ne abbiamo parlato e abbiamo deciso di esplorare queste soluzioni tecniche su cui stiamo lavorando”.
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