Oratorio abusivo a Castello di Godego, slitta la demolizione per salvare la sagra
Oratorio abusivo, concessa una proroga di altri due mesi all’abbattimento della struttura, dopo l’ordinanza del 2 giugno che stabiliva in tre mesi di provvedere in tal senso: termine che scadeva il 3 settembre.
Invece in “zona Cesarini”, il 29 agosto, è arrivata la proroga che salva la sagra a Castello di Godego, dando più respiro alle decisioni che dovranno essere prese per salvare quello che è un punto di riferimento da anni per i ragazzi.
La querelle tra comune e parrocchia era scoppiata quando quest’ultima aveva chiesto le autorizzazioni per un nuovo campo di gioco. In questa fase era emerso che l’oratorio che sorge presso la chiesa era abusivo, seppur perfettamente a posto sotto il profilo della sicurezza: la cosa si sapeva, tant’è che in passato erano state fatte varie proposte per avere la sanatoria.
Ma “dura lex sed lex”: e avviato l’iter burocratico, l’ordinanza di demolizione è diventata un atto dovuto. Che ha scatenato un putiferio in paese: tanto che è stato costituito il comitato “Salviamo l’oratorio” che in poco tempo ha raccolto oltre duemila adesioni.
«Siamo lieti della proroga decisa dell’ufficio urbanistica – spiega il vicesindaco Enrico Barichello – perché mette un po’ di tranquillità non solo in riferimento alla sagra, ma anche per le operazioni che vedranno il trasferimento dell’oratorio. Un clima distensivo, dove ha servito anche il dialogo tra comune e parrocchia: tutto serve per arrivare ad operare per il bene dei ragazzi che frequentano l’oratorio».
«È arrivata sabato mattina la proroga che avevamo richiesto – dice il parroco don Gerardo Giacometti dalle colonne del foglio parrocchiale – Un paio di mesi che non risolvono i problemi ma ci consentono di organizzare meglio le operazioni di demolizione. Procedono contatti e confronti per trovare una soluzione rispetto alla pavimentazione della vecchia parrocchiale dove pensiamo di spostare provvisoriamente il bar che non potrà però essere collocato prima della manutenzione necessaria e dei relativi permessi. Ci auguriamo che il progetto presentato in Comune per la costruzione del nuovo oratorio trovi presto le delibere necessarie e che, alla solerzia del difendere la legalità, corrisponda anche quella di offrire delle opportunità. Non alla parrocchia, ma a ragazzi e giovani di questo paese della cui situazione forse non sempre ci si rende ben conto».
Don Gerardo sottolinea il ruolo dell’oratorio: «una questione che interessa non solo il Comune, ma l’intera nostra comunità, genitori e educatori in primo luogo, dato che l’oratorio non è solo un edificio, ma presenze e responsabilità che riusciamo a stabilire accanto alle giovani generazioni. E forse è importante che ne diventiamo più consapevoli».