US Open: Dimitrov fa crac, Tiafoe in semifinale!
[20] F. Tiafoe b. [9] G. Dimitrov 6-3 6-7(5) 6-3 4-1 rit.
Il quarto di finale maschile sull’Arthur Ashe di questo martedì offre due set e tre quarti di alto livello e buone emozioni, ma viene tagliato corto dalla coscia di Grigor Dimitrov, il quale nonostante provi a giocare infortunato, capisce in fretta che non ce la può fare. Frances Tiafoe, col punteggio di 6-3 6-7(5) 6-3 4-1 arriva quindi alla sua seconda semifinale allo US Open andando a completare la prima semifinale tutta americana dal 2005 (Agassi vs Ginepri) che consegnerà il primo giocatore statunitense in una finale Slam da quando ci riuscì Roddick a Wimbledon 2009.
Primo Set: Spettacolo e ritmo infernale sul campo centrale. Tiafoe il primo a cambiare marcia
Un Arthur Ashe gremito accoglie Tiafoe e Dimitrov, con l’auspicio di assistere ad un match combattuto, dopo aver visto Sabalenka liquidare in poco più di un’ora l’avversaria Zheng. Il pubblico è affamato di tennis, e i due giocatori in campo non stentano ad accontentarli, movimentando subito l’incontro con scambi ad alta velocità. Roger Federer sugli spalti ad osservare il suo regen versione light, che nelle battute iniziali dell’incontro fatica a trovare soluzioni con lo scatenato Tiafoe, mettendoci però una pezza mediante la sua estrema sensibilità di tocco. Match lottato punto a punto, travagliato e spettacolare al tempo stesso, col pubblico statunitense che inizia a surriscaldarsi parecchio. I due non intendono rallentare da fondo campo, dove spesso è proprio Tiafoe ad avere la meglio con accelerazioni fulminee, che lo conducono a palla break. Dimitrov si aggiudica la sfida dello slice più tagliente di New York e salva il primo break point, ma lo statunitense non si tira indietro la seconda volta, precipitandosi a rete e strappando il servizio al bulgaro, e sbrogliando un set serratissimo. Dimitrov lascia andar via qualche dritto di troppo, non punendo, di fatto, gli attacchi avventati di BigFoe, che ringrazia e conferma il break. Lo statunitense persevera nei turni di risposta, mostrandosi semplicemente esemplare; non può dirsi altrettanto di Dimitrov, poco preciso e determinato in questo primo set, con parecchi errori da matita rossa. Tiafoe conquista tre break point, l’avversario salva i primi due, ma manda a rete un dritto parecchio semplice per un giocatore del suo spessore tecnico. Primo set che scivola nelle mani dell’americano per 6-3.
Secondo Set: Tiafoe scappa ma Grigor lo riacciuffa. Tiebreak conquistato dal bulgaro. Un set pari sull’Artur Ashe
Il bulgaro sembra ancora non trovare la quadra. Non colpisce bene col dritto e non esegue affatto bene la volée a rete, decidendo così di aggrapparsi al servizio per restare a galla, in attesa che il resto dei colpi torni a regime per impensierire un inamovibile Frances Tiafoe. Mentre il bulgaro combatte con le sue mancanze odierne, il numero 20 del seeding continua a lucidare le linee dell’Arthur Ashe, rendendo la vita impossibile al suo avversario. Tiafoe, leggero come una gazzella, colpisce, avanza verso la rete ed intimidisce un confuso Dimitrov, che cede per la terza volta nel match il proprio servizio. Vola sulla scia dell’entusiasmo il finalista di Cincinnati, diventato incontenibile col passare dei giochi, in vantaggio di un break e di un set sulla testa di serie numero 9. Nel corso del settimo gioco del secondo parziale, come per magia, il bulgaro pesca un jolly, trovando un passante che sfiora appena l’incrocio delle righe, e torna ad essere propositivo, conquistando due palle break. Un coraggioso Tiafoe prova a riparare il danno, ma alla terza, lo statunitense spedisce un dritto diversi metri fuori dal campo, riportando in vita un Dimitrov che sembrava spacciato. Il livello dell’incontro è stupefacente. Col bulgaro divenuto vivido e vivace, gli scambi da fondo sono ritornati – come nella prima metà del primo set – semplicemente infuocati. Un parziale rollercoaster termina al tiebreak, conquistato in modo piuttosto bizzarro dal bulgaro, che dopo essersi divorato i primi due set point commettendo due doppi falli consecutivi, porta a casa il set con un ulteriore doppio fallo dello statunitense, che riporta il match in pari.
Terzo Set: Dura poco il terzo set dell’incontro, con un vistoso calo fisico del bulgaro
Un match sino ad ora travagliato e complesso, lascia spazio ad un terzo set che scorre in modo più rapido nei singoli game, anche a causa di un rendimento minore del bulgaro e dai pochi duelli all’ultimo sangue ingaggiati dai due. Come di consueto, il primo a cedere il servizio nel set è proprio Grigor Dimitrov, che con un pessimo slice terminato a metà rete, consegna il break all’avversario ed è costretto, per l’ennesima volta, ad inseguire. Bulgaro di nuovo alle prese con gli intoppi precedenti, e con un Tiafoe che si è rincattivito, diventando una mina vagante. Lo statunitense si conquista la possibilità di servire per il terzo set, col bulgaro calato fisicamente che prova in tutti i modi ad accorciare lo scambio, forzando, talvolta, anche la seconda di servizio. Non necessita di servire per portare a casa il set Tiafoe, con Dimitrov che pare accusare dei problemi di natura fisica che lo mandano due set a uno in svantaggio.
Quarto Set: Dimitrov non ce la fa, l’adduttore destro lo ferma
Già dal doppio fallo che aveva concluso il terzo parziale si era capito che Dimitrov aveva qualcosa all’adduttore della coscia destra. Al primo cambio di campo ha ricevuto un trattamento negli spogliatoi, ma successivamente non è riuscito, nemmeno spinto dal pubblico a suo favore, a produrre un livello di gioco e si è ritirato sotto 4-1.