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Nuovo polo dell’agrivoltaico a Santa Maria La Longa, presentato il progetto per un impianto di 17 ettari

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SANTA MARIA LA LONGA. Il territorio comunale di Santa Maria la Longa, potrebbe diventare il polo dell’agrivoltaico per la produzione di energia green della regione Friuli Venezia Giulia.

Dopo che il Gruppo A2A qualche mese fa ha acquisito il 70% di Parco solare friulano 2, da due società, che fanno capo ad altrettante aziende tedesche del settore, con in piedi diversi progetti in regione, da realizzarsi a Santa Maria la Longa e Pavia di Udine per produrre oltre 210 GWh annui, che immessi in rete coprirebbero il fabbisogno energetico di oltre 75 mila famiglie ecco ora il terzo progetto presentato dalla Atlas Solar 1 srl per un impianto da collocarsi tra Santa Maria e Bicinicco. Ricordiamo che l’entrata in esercizio di un primo impianto in località Persereano è prevista per l’inizio 2027, mentre l’altro, autorizzato nel 2022, comincerà a produrre energia dal primo trimestre del 2025.

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Sull’impianto della Solar si è concluso, con la seconda conferenza di servizi, l’iter per l’autorizzazione per la costruzione di un impianto di produzione di energia elettrica alimentato a fonti rinnovabili agrivoltaico tra i comuni di Santa Maria la Longa e Bicinicco proposto dalla società Atlas Solar 1 Srl per una potenza in emissione di 13,34 Mw. L’impianto sarà realizzato tra l’autostrada e la zona industriale di Bicinicco e avrà un’estensione di circa 17 ettari.

In questa conferenza, il comune di Santa Maria la Longa ha espresso parere negativo. «Il nostro parere è stato contrario per una non conformità urbanistica ed è motivato dal fatto che con i progetti già autorizzati sul territorio comunale, questo superava il 10% di occupazione massima definita dal nostro Piano regolatore e pertanto non era compatibile» spiega il sindaco Fabio Pettenà, ricordando che in seguito alla prima conferenza è stata inviata al Comune una variante al Prgc per la modifica di questo limite che il consiglio comunale ha respinto: questo non ha però impedito l’autorizzazione da parte della Regione al progetto.

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«Come abbiamo sempre detto – continua –, con questo iter autorizzativo purtroppo è stato ribadito che il Comune non ha nessun peso specifico sul tema, che è di preminente interesse nazionale e dove la sola Regione può intervenire per inserire dei vincoli. Il progetto è stato quindi autorizzato con pareri prevalenti (tutti favorevoli tranne il comune di Santa Maria la Longa) ai sensi della normativa vigente, e come riportato nel verbale l’autorizzazione unica, avrà effetto di variante allo strumento urbanistico generale del Comune di Santa Maria la Longa, conformemente agli elaborati di variante dello strumento urbanistico presentati dalla società proponente».

Non nasconde la delusione Pettenà: «Ho sempre sostenuto che per fare ognuno la propria parte all’interno del percorso di transizione energetica obbligatorio per il nostro paese, un limite massimo complessivo di occupazione comunale fosse da tenersi in considerazione. Chiedo ad alta voce che la Regione nei prossimi mesi intervenga per fissare questo limite in maniera che si possa trovare il giusto compromesso tra ambiente, territorio e transizione energetica».