Risse e aggressioni, in otto mesi 33 Daspo. Sedici le “espulsioni” per movida violenta

PAVIA.Aggressioni e risse per strada, ma anche la violenza che si consuma tra le mura domestiche e gli atti persecutori da parte di ex fidanzati o mariti: nel 2024 sono cresciuti i provvedimenti amministrativi del questore per tentare di arginare i fenomeni violenti in città.

In tutto le cosiddette “misure di prevenzione” emesse dal questore Nicola Falvella nell’anno in corso (dati fino al 23 agosto, quindi raccolti in otto mesi) sono state 186 contro i 140 di tutto il 2023. Tra queste spiccano i Daspo (31 nell’anno in corso contro i 2 dello scorso anno) e gli ammonimenti per maltrattamenti e stalking (33 contro i 22 del 2023).

Cartellini rossi

La stretta del questore sul fronte della sicurezza, attraverso la Divisione polizia anticrimine, ha riguardato soprattutto il Daspo urbano, cioè il provvedimento, mutuato dall’ambito sportivo, che impone a una persona di stare alla larga da una precisa zona per un certo lasso di tempo (per questo è detto anche Dacur, che sta per Divieto di accesso ad aree urbane).

Sono dei veri e propri provvedimenti di espulsione, adottati con l’obiettivo di prevenire i fenomeni di violenza urbana, come gli episodi che vedono protagonisti le baby gang (il “cartellino rosso” può scattare anche per i minorenni, purché abbiano compiuto i 14 anni), e in generale tutti i casi di intemperanze, disordini, risse e di disturbo dell’ordine pubblico.

Quali sono

Il numero dei provvedimenti nei primi otto mesi dell’anno in corso sono più alti dello scorso anno anche se depurati dei Daspo emessi per le manifestazioni sportive (che sono stati 17). Rientrano in questo ambito il Daspo Willy detto anche Daspo-anti risse (le persone colpite da questo tipo di misura non sono più ammesse nei locali e negli esercizi pubblici per un minimo di sei mesi a un massimo di due anni), che prende il nome dal 22enne Willy Monteiro Duarte picchiato a morte a Colleferro nel 2020. Si tratta, in sostanza, di un ampliamento del Daspo urbano contro la “movida violenta”.

i sorvegliati speciali

L’elenco delle misure emesse dal questore prosegue con gli avvisi orali: sono i provvedimenti con cui il questore avverte qualcuno, ritenuto socialmente pericoloso, che esistono indizi a suo carico e lo invita a mantenere un comportamento conforme alla legge.

Nei primi otto mesi dell’anno in corso sono stati avvertiti con questo strumento 85 soggetti, lo stesso numero del 2023 ma riferito a tutto l’anno. Quando questi avvisi non bastano allora scatta la possibilità di chiedere la sorveglianza speciale, che prevede prescrizioni relative anche agli orari, ai luoghi e alle frequentazioni che il sorvegliato deve rispettare.

Nel 2023 non ci sono stati provvedimenti in questo senso, mentre nell’anno in corso il questore ne ha proposti 6 nei confronti di altrettanti soggetti.

Gli stranieri

Infine, i provvedimenti in materia di immigrazione, come i rimpatri “con foglio di via obbligatorio”: in questo caso il numero è abbastanza stabile ma sempre in aumento nel 2024: 32 sono stati i provvedimenti emessi da gennaio ad agosto di quest’anno, 31 l’anno scorso. I destinatari sono stranieri che si trovano sul territorio in modo irregolare (sono senza documenti di soggiorno) o che sono stati già espulsi e sono rientrati in Italia prima dei previsti cinque anni.