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Tutte le prove che smentirebbero la narrazione di Sangiuliano (e Meloni)

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Un vecchio adagio diceva “ambasciator non porta pena”. Ma se si è Presidente del Consiglio dei Ministri, questo proverbio non può avere validità. Nelle ultime ore, infatti, si sta discutendo – non poco (anche se ci si è più concentrati sull’aspetto del gossip che sulle reali criticità di ciò che sarebbe accaduto – della mancata nomina (?) come consulente/consigliera ai “grandi eventi” del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano dell’imprenditrice campana Maria Rosaria Boccia. Da una parte c’è il dicastero, il suo staff e la Presidente del Consiglio che danno una narrazione che discolperebbe da qualsiasi addebito il Ministro; dall’altra c’è l’imprenditrice/influencer che continua a pubblicare “prove” a suo favore.

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La vicenda Sangiuliano-Boccia è piuttosto complessa e controversa. Quest’ultima sostiene di essere stata nominata come consulente del Ministro della Cultura per i grandi eventi e dice di essere stata coinvolta – in più occasioni – nelle riunioni (anche organizzative) per quel che riguarda l’organizzazione dell’imminente (dal 19 al 21 settembre) G7 della Cultura in programma nella splendida cornice di Pompei (dove è nata l’imprenditrice campana 42 anni fa). Il Ministero ha smentito questa nomina, sostenendo che la donna sia solamente alla ricerca di “accrediti”. La Presidente del Consiglio Meloni, inoltre, nel corso dell’intervista con Paolo Del Debbio andata in onda ieri (martedì 2 settembre) a Dritto e Rovescio su Rete4, ha dato per buona la versione di Sangiuliano: nessun accesso a documenti riservati e nessun euro speso per lei. Ma Boccia ha pubblicato sui suoi canali social delle “prove” che smentirebbero sia il Ministro, sia la Presidente del Consiglio che – di fatto – sembra non aver fatto concreti approfondimenti su questa vicenda che – ricordiamolo – non deve essere letta sotto la luce patinata del gossip, ma dal punto di vista della sicurezza nazionale.

Sangiuliano-Boccia, le prove contro le parole di Meloni

All’inizio della vicenda – nata da un articolo di Dagospia – Maria Rosaria Boccia aveva pubblicato (e messo come contenuto in evidenza, “pinnandolo”, sulla sua pagina Instagram) alcune testimonianze fotografiche che la ritraevano in compagnia del Ministro Sangiuliano durante alcune visite nel parco archeologico di Pompei. E, una settimana fa, aveva pubblicato questa immagine.

Qui non è tanto importante lo scatto, ma la caption del post: «Grazie al Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano per la nomina a Consigliere del Ministro per i Grandi Eventi». La foto da cui è partito realmente tutto, con la corsa alle smentite e tutto il caos che ne è seguito. Ma già nei mesi precedenti, Boccia aveva pubblicato numerosissime testimonianze per immagini che la vedono in compagnia del Ministro della Cultura.

 

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Un post condiviso da Maria Rosaria Boccia (@mariarosariabocciaofficial)

Spesso al suo fianco e non solo – come si evince dal video pubblicato poco sopra – all’interno di Pompei. Dunque, come anche confermato da Sangiuliano, i due si conoscevano bene e – probabilmente – c’era la reale intenzione di nominare Maria Rosaria Boccia come consulente per i “grandi eventi”.

La mail e la smentita in diretta

Eventi come il G7 della Cultura che si terrà a Pompei tra qualche settimana. Ed è qui che si entra nel vivo della problematica messa in evidenza, in primis, da Dagospia. Gennaro Sangiuliano e il suo staff hanno sostenuto che Maria Teresa Boccia non sia mai stata inserita nei thread e comunicazioni mail inerenti la scelta dei percorsi (quindi con un nodo specifico sulla sicurezza) in vista dell’imminente evento. Questa stessa versione è stata ribadita da Giorgia Meloni nel corso della sua intervista a Dritto e Rovescio. Ma è andata veramente così? La stessa imprenditrice, proprio mentre la Presidente del Consiglio si schierava con il capo del dicastero della Cultura, ha pubblicato un post che smentirebbe questa ricostruzione.

Due foto di due documenti relativi a riunioni e sessioni di lavoro in vista del G7, con relativi (e sacrosanti, per fortuna) omissis. Dunque, Maria Rosaria Boccia è realmente entrata in possesso di documenti (e partecipato a riunioni) su questo evento e, come confermato dalla mail visionata e in parte pubblicata da Dagospia (oltre alla verifica stessa fatta dal quotidiano La Stampa), il suo indirizzo mail (un account @gmail all’interno di una comunicazione che viaggiava tra soggetti con dominio @cultura.gov.it che garantisce una maggiore sicurezza) era tra i destinatari di queste comunicazioni. Anzi, in una mail inviata dal sovrintendente del parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel a una serie di personalità interne al MiC e con un ruolo nell’organizzazione del G7, il suo nome viene esplicitamente citato: «A seguito della visita con sopralluogo agli scavi del Ministro in data 3 giugno, insieme alla dott.ssa Boccia che legge p.c.». Dunque, la conferma della sua partecipazione ai sopralluoghi per quel che riguarda l’imminente G7. Una partecipazione che era stata smentita dallo staff di Sangiuliano e ribadita, ieri sera, in diretta tv dalla Presidente del Consiglio. Con tanto di testimonianza fotografica.

(foto di copertina: da profilo Instagram @mariarosariabocciaofficial)

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