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Сентябрь
2024

Liberati tre grifoni, ma alla Riserva del lago di Cornino le nascite sono in calo

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FORGARIA. Dimezzato, nell’arco dell’ultimo anno, il numero dei nati nella colonia di grifoni che gravita attorno alla Riserva naturale regionale del lago di Cornino: dalla sessantina di giovani involati registrata nel 2023 si è passati a circa 30.

È l’effetto – ha spiegato il direttore scientifico della Riserva, Fulvio Genero, nel corso dell’evento annuale “Vivi e Liberi di Volare”, svoltosi domenica – del divieto di rifornire il punto di alimentazione con carne di maiale o cinghiale, conseguente alle misure di contenimento della peste suina. Si è quindi dovuti passare alla carne bovina e ovicaprina, ma solo a seguito di adeguamenti normativi e di mezzi e strutture della Riserva: si è verificata una riduzione della quantità di alimenti messa a disposizione della specie (cui continuano peraltro a venire destinate le carcasse di esemplari di fauna selvatica, quali cervi e caprioli, investiti sulle strade e recuperate dal Corpo Forestale regionale).

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«Ciononostante – ha reso noto il direttore scientifico – non si è registrato, per fortuna, alcun decesso: la colonia si è insomma mantenuta integra, perché i grifoni si sono dimostrati in grado di provvedere anche autonomamente alla propria alimentazione, ampliando l’areale della ricerca di cibo. È un buon segnale. La minor disponibilità al carnaio, tuttavia, ha influito sul successo riproduttivo, che è appunto calato».

A coronamento della giornata, che ha offerto una ricca sezione divulgativa (a quello di Genero si sono affiancati gli interventi di Thomas Cargnelutti, zootecnico ed operatore della Riserva, Tiziano Fiorenza, divulgatore e naturalista, Andrè Stadler, direttore dell’Alpenzoo di Innsbruck, e Cesare Avesani Zaborra, direttore scientifico del Parco Natura Viva di Bussolengo) e richiamato, come sempre, un folto pubblico, sono stati reimmessi in natura numerosi esemplari di fauna selvatica (in parte salvati e curati dal Cras di Campoformido): il momento più iconico e atteso di “Vivi e liberi di volare” ha restituito la libertà, in particolare, a tre maestosi grifoni.

Uno, di ben 36 anni, è un “veterano” del Progetto Grifone: era stato infatti uno dei primi rilasciati, nel 1993, dopo l’avvio del piano di ripopolamento della specie. Arrivato in Riserva in uno stato precario, dovuto proprio a carenza nutrizionale, è stato controllato e riportato in buone condizioni, tanto che ora, appunto, ha potuto riconquistare il cielo.

Gli altri due sono, invece, giovani di 2 e 3 anni: erano stati catturati nei giorni scorsi nell’ambito delle costanti campagne di monitoraggio sanitario condotte dalla Coop Pavees, che gestisce il sito protetto. Evento molto partecipato, come detto, “Vivi e Liberi di Volare” ha confermato il suo ruolo di proposta di punta della stagione della Riserva di Cornino: «Giunti a settembre – commenta il presidente della Coop Pavees, Luca Sicuro – possiamo trarre un primo bilancio, certamente di successo. Abbiamo registrato un’importante crescita del numero di visitatori, constatando in particolare, con piacere, l’incremento delle visite di giovani».