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Сентябрь
2024

Scholz e Macron, i perdenti di successo che la sinistra italiana vuole imitare e che governano in minoranza

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Scholz-Macron rappresentano un modello e un binomio che la sinistra italiana vorrebbe imitare: perdere sonoramente le elezioni ma governare. Seppure ontologicamente diversi, il presidente francese e il cancelliere tedesco governano(per Macron va messo a parte il fatto che è eletto direttamente e starà in carico altri tre anni) senza il consenso popolare. E le analogie non finiscono qui.

Scholz e i suoi fantasmi eduardiani

Il leader socialdemocratico tedesco aveva già sonoramente perso le elezioni europee. E la sconfitta si è replicata in Turingia e Sassonia. Soprattutto, perdono continuamente consensi i suoi alleati di governo. Addirittura in Turingia i socialdemocratici sono riusciti a entrare in parlamento con il 6,1% dei voti, mentre i Verdi e l’Fdp non hanno superato la soglia del 5%. Tiene la Cdu ma la coalizione si assottiglia come consensi e affronta il risultato elettorale. Con un Afd che diventa il primo partito in Turingia e che supera il 30% Scholz diventa sempre più confuso.

La rincorsa a “destra” del cancelliere

Scholz dopo i gravi fatti terroristici da parte di esponenti islamici ha reagito vietando addirittura i coltelli con una lama superiore a tre centimetri. Cerca di recuperare in termini di sicurezza ma la Germania vive una fase di recessione e le sue colpe non sono solo quelle riferite al tema della sicurezza ma anche, come ha ricordato oggi Ecr, alla debolezza della sua proposta programmatica e al suo furore ideologico ambientalista.

“Le elezioni in Turingia e in Sassonia certificano le enormi difficoltà del governo tedesco a guida socialista. Proprio nella terra di origine della SPD, gli elettori hanno punito sonoramente chi non ha compreso i risvolti negativi della globalizzazione sull’occupazione, chi ha favorito il processo di deindustrializzazione imponendo l’ideologia verde, chi ha minimizzato gli impatti negativi di una immigrazione incontrollata e le minacce per la sicurezza ad essa collegate”, ha detto il co-Presidente di Ecr, Nicola Procaccini.

Allearsi e “tradire” pur di fermare le destre: Scholz-Macron

Scholz e Macron hanno perso, anzi straperso, le elezioni europee. Il secondo, che è Capo dello Stato e ha grandi poteri essendo eletto direttamente, ha sciolto le camere. Ha perso ancora al primo turno e, pur di fermare il Rn, ha costruito un’alleanza “costituzionale” farlocca: si è alleato con un antisemita come Melènchon, con una desistenza in tutti i collegi, e poi lo ha mollato senza colpo ferire al punto che oggi lo stesso Melènchon si è messo a raccogliere firme per l’impeachment.

Scholz ha visto svanire i voti dei socialdemocratici(il suo partito), dei verdi e dei liberali. Si regge grazie alla Cdu ma il leader della Csu(alleata con i democristiani tedeschi) Markus Soeder ha già annunciato di volersi candidare a cancelliere(come aveva tentato di fare tre anni fa).

E tutto questo avviene mentre Afd ha superato i socialdemocratici e la vecchia locomotiva dell’economia europea è in piena recessione.

Un “modello” da imitare o un modello italiano?

Governare senza vincere è un modello da importazione franco-tedesca oppure è una invenzione di casa nostra? Il 2013, Letta andò al governo senza avere vinto le elezioni alleandosi con Forza Italia. Sette mesi dopo Matteo Renzi fece la stessa cosa approfittando della scissione del Ncd e lo stesso fece Gentiloni. Il 2018 il primo partito furono i Cinquestelle ma non c’era un’alleanza vincente. E cosi nacquero tre governi pastrocchio: il Conte uno, quello bis, e quello Draghi. Tutti frutto di accordi da proporzionale in un sistema maggioritario. E tutto per isolare le destre che, al netto delle differenze radicali esistenti tra la nostra, quella francese e quella tedesca, sono maggioranza elettorale ma devono stare all’opposizione.

 

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