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Сентябрь
2024

Guida trovata morta al Museo, la Procura dispone accertamenti

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È stata trovata priva di vita nel Museo della Navigazione fluviale di Battaglia Terme, dove lavorava da pochi mesi. Sulla volontarietà del gesto ci sarebbero pochi dubbi ma, considerati gli ultimi fatti di cronaca, nulla viene lasciato al caso dalla procura, che ha disposto accertamenti.

La tragedia si è consumata sabato sera, 31 agosto. Una 27enne, guida del Museo, è stata trovata morta al terzo piano della stessa struttura, chiusa a quell’ora. Una tragedia che ha lasciato senza parole chi la conosceva. Lei, residente nella cintura cittadina, aveva qualche fragilità ed era seguita poiché conviveva da tempo con una forte depressione. Nessuno, a partire da genitori e due fratelli, si aspettava un gesto così estremo.

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Sabato sera la ragazza aveva da poco chiuso il Museo, era rientrata a casa dai genitori, quindi avrebbe spiegato loro di dover ritornare in sede per recuperare il telefono cellulare dimenticato. Non vedendola rientrare, sono stati allertati i vigili del fuoco, visto che la macchina della ragazza era di fronte al Museo e il portone era chiuso dall’interno. Hanno forzato la porta e l’hanno trovata priva di vita al terzo piano. Quindi sono arrivati i gestori della struttura, i carabinieri della stazione di Battaglia Terme e successivamente anche i familiari della ragazza.

Il pubblico ministero Francesco Lazzeri ha disposto indagini a 360 gradi e ha tenuto la salma a disposizione della procura; non si sa ancora se sarà disposta l’autopsia o solo un esame esterno del corpo. Comunque dai primi riscontri non risulterebbe alcune segno di colluttazione. La giovane lavorava lì da pochi mesi ed era una appassionata di voga alla veneta.

Ad esprimere l’incredulità e la sofferenza di questo momento è Maurizio Ulliana, gestore del Museo: «“Super guida” l’avevano definita pochi giorni alcuni visitatori, lasciandolo scritto nel libro dei commenti. Personalmente vedevo un futuro roseo per lei, pieno di collaborazioni con il Museo, con la speranza di poter stabilizzare il rapporto di lavoro».

Il Museo rimarrà chiuso sine die, annullando tutti gli impegni programmati per i prossimi tempi. «Una morte e una scelta inspiegabile, per me che l’avevo salutata chiudendo insieme il portone del Museo poche ore prima, lasciandoci con la programmazione dei turni di presenza per il giorno dopo e i primi giorni della settimana», il ricordo di Ulliana, gestore del Museo.

Che aggiunge: «Questa morte ci pone interrogativi, anche per il luogo dove è avvenuta, considerato che nel breve periodo di attività svolta aveva dimostrato molto interesse alla materia della navigazione fluviale ed era stata lodata da tutti per le sue capacità. Si era cimentata nella voga alla veneta, partecipando con altri due colleghi ad una vogata notturna per trasferire una barca tradizionale, una caorlina, da Mira a Padova, imparando a vogare dalla sera all’alba. Per lei c’era anche la speranza di poter stabilizzare il rapporto di lavoro».