La Sinagoga di Gorizia chiusa per lavori nell’anniversario della riapertura
GORIZIA Lo dice sommessamente Elisabetta Loricchio, già presidente degli Amici di Israele. Ma, non per questo, la sua osservazione è meno incisiva.
«Volevo solo ricordare che il prossimo 2 settembre (domani, ndr) ricorre l’anniversario della riapertura al culto, dopo la ristrutturazione, della Sinagoga di Gorizia». Non a caso, c’è una tabella che ricorda, testualmente, come “questo tempio, luogo di preghiera e di memorie cittadine riportato all’antico splendore, è stato riaperto al pubblico dall’amministrazione comunale di Gorizia il 2 settembre 1984”.
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L’anniversario
Lunedì ricorre, dunque, il 40° anniversario dalla riapertura. Ma la Sinagoga è ancora chiusa per ristrutturazione. Loricchio, facendosi portavoce anche di tanti altri goriziani, vorrebbe capire quando riaprirà al pubblico la più antica sinagoga del Friuli Venezia Giulia. Domanda che abbiamo girato all’amministrazione comunale. A che punto siamo? «I lavori sono ancora in corso. Sarà pronta sicuramente per la Capitale 2025 - spiega il sindaco Rodolfo Ziberna -. Poi, stiamo lavorando già da un po’ di tempo sulla convenzione che stringeremo con chi la gestirà».
La commemorazione
Parole confermate dall’assessore comunale alla Cultura, Fabrizio Oreti. «Per il 2 settembre, giorno in cui ricorrono i 40 anni dalla prima ristrutturazione, non saremo pronti ma vi posso già dire che il Comune, assieme agli Amici di Israele, commemorerà questo anniversario il 13, 14 e 15 settembre, giornate della cultura ebraica. Al giardino Farber ci saranno proiezioni cinematografiche e ricorderemo la riapertura del 1984». Già, ma la seconda riapertura? Quando ci sarà? Trapela che l’inaugurazione sarà a novembre ma, in questa fase, difficile è ottenere conferme o smentite.
La storia
Costruita nel 1756, la sinagoga fu utilizzata dalla comunità ebraica di Gorizia fino alla sua scomparsa nel 1969 quando, a causa del numero troppo esiguo di ebrei rimasti in città, venne accorpata a quella di Trieste. Nel 1978 la comunità di Trieste donò l’edificio in abbandono al Comune perché lo restaurasse e lo destinasse ad attività culturali riguardanti l’ebraismo, ciò che è avvenuto dalla riapertura, avvenuta nel 1984.
«In occasione del quarantennale della riapertura al pubblico della sinagoga ricordiamo la lungimiranza dimostrata dall’allora sindaco Antonio Scarano e dall’amministrazione comunale che accettò la donazione e ottenne poi i finanziamenti necessari ai lavori. Considerando la grande importanza per la storia della nostra città della comunità ebraica, la cui presenza è attestata fin dal XVI secolo, si è trattato di un’azione decisamente significativa», conclude il sindaco Rodolfo Ziberna.