Viverone, lungo la via Francigena con un cane e un asino: «Esperienza incredibile»
Viverone. Si chiama Francesca Bocca, di Vigevano (Pavia), è una ragazza di 34 anni laureata in scienze naturali e, spinta dal suo amore per la montagna e per gli animali si è convinta che c'era un modo di conciliare entrambe le passioni: partire in un trekking esplorativo portandoli con sé. Ma c'è un affascinante dettaglio: per il suo viaggio ha scelto la via Francigena e ha deciso di allargare il suo gruppo di esplorazione a un animale in più: un asino dal nome Sheldon. Eh sì, nel corso della vita, più di qualcuno, avrà pensato che l'asino fosse un animale incompetente di scarsa intelligenza o testardo. Persino Esopo, in quasi tutte le sue fiabe, non mostra troppa empatia verso questi animali così come nelle avventure del celebre Pinocchio di Collodi.
Eppure Francesca di empatia ne ha trovata eccome, visto che ha fatto di questo animale così tenero e al tempo stesso buffo, il protagonista dei suoi selfie mentre si aggira nel nostro territorio. E chi l'avrebbe detto che proprio il gruppo “A spasso con Rugo” (Facebook e Instagram) avrebbe avuto così tanto seguito. Seguito da quasi 5000 follower, Francesca vede crescere i suoi seguaci ogni giorno di più e ci racconta che in quest'avventura sta creando un legame ancora più profondo con il suo asino che è tutt’altro che stupido anzi, «di grande compagnia». Bocca racconta che ha già fatto tanti trekking con il suo fedele amico cane Rugo e, mentre risponde alle nostre domande, non si dimentica di coccolarlo.
Quando e da dove siete partiti e, soprattutto quando e dove pensate di arrivare?
«Siamo partiti il 21 agosto da Vigevano e non abbiamo ancora una data di fine iter perché non volevo darmi delle scadenze in questo viaggio. Così, dopo aver vinto un concorso, mi sono presa un periodo di riflessione in mezzo alla natura, prima dell’inizio del nuovo lavoro da Guardiaparco».
Quando e dove si ferma?
«Ci fermiamo sempre nelle ore più calde. La sera pensavamo di dedicarla a campeggiare in modo autonomo con la mia attrezzatura da tenda, ma dopo le prime volte mi son resa conto che per l’asino era meglio trovare una sistemazione adeguata per poterlo lasciare un po’ in libertà così abbiamo chiesto aiuto ai comuni che attraversiamo».
Sono stati disponibili ad aiutarvi qui in Canavese?
«Sono stati veramente disponibili oltre che molto incuriositi e affascinati da questa stravagante avventura. Ho trovato disponibilità sia a Viverone che a Santhià e proprio ora sto cercando un posto a Ivrea».
Ha trovato qualche disagio particolare nel territorio?
«A essere sincera complessivamente ho solo note positive da raccontare, prime tra tutte la disponibilità degli abitanti che uscivano a salutarmi affettuosamente. Se devo trovare un disagio lo imputo ai tratti di statale molto pericolosi e poco percorribile a piedi».
Qualcosa di immancabile nel suo kit di viaggio?
«Di immancabile nel kit da viaggio le carote, la zanzariera da campo e una buona dose di determinazione ad andare fino in fondo».
Qualcosa che avreste dovuto portare e ha lasciato?
«Purtroppo non ho fatto in tempo a ricevere la credenziale per i timbri della Francigena».
Un consiglio per chi voglia intraprendere un’avventura analoga?
«Consiglio di non dubitare delle proprie capacità e di porsi un obiettivo alla volta, senza esagerare; un passo dopo l’altro si arriva ovunque. Pian pianino, proprio come l'andatura di un asino. Chi vuole seguire questo divertente viaggio può farlo sulle pagine social sempre aggiornate con le foto ed i dettagli delle tappe».