La Gmjo sul palco del Teatro Verdi: doppio evento con cento musicisti
Saranno gli oltre 100 giovani musicisti della Gmjo-Gustav Mahler Jugendorchester a concludere la programmazione estiva del Teatro Verdi di Pordenone con due concerti in esclusiva, in programma lunedì 2 e mercoledì 4 settembre (inizio ore 20.30).
L’Orchestra che riunisce una selezione dei più talentuosi orchestrali europei in circolazione fondata nel 1981 da Claudio Abbado era stata in residenza fino a metà agosto a Pordenone per preparare il grande tour estivo europeo, quest’anno sotto la direzione del grande Ingo Metzmacher, attuale direttore Artistico del KunstFestSpiele Herrenhausen nonché ospite regolare di alcune tra le principali orchestre internazionali così come di teatri d’opera e festival, tra tutti la Wiener Staatsoper, l’Opéra National de Paris, il Teatro alla Scala di Milano, il Salzburg Festival e il Festival d’Aix-en-Provence. Il Summer tour dell’Orchestra ha toccato nelle scorse settimane alcuni dei più importanti festival, tra cui quello di Salisburgo, ma ha fatto tappa anche in città come a Dresda, Amburgo, Amsterdam e Berlino, per tornare adesso a Pordenone a suggello della tournée.
Il programma musicale del concerto del 2 settembre è incentrato sulla Terza Sinfonia di Bruckner, uno dei massimi capolavori del compositore austriaco, del quale proprio in questi giorni si celebra il 200° anniversario della nascita. Bruckner era un grande ammiratore di Richard Wagner, e, non a caso, a lui dedicò la Terza Sinfonia. Bruckner visitò Wagner a Bayreuth, portandogli le partiture di tre delle sue Sinfonie, e chiedendogli quale delle tre preferiva che gli fosse dedicata. Wagner scelse proprio la Terza, che, a ben vedere, sembra essere la più “wagneriana”.
L’accostamento in questo programma di due brani dal Parsifal di Wagner consentirà di cogliere i numerosi nessi tra i due compositori: entrambi, seppur in diverso modo, guardano al futuro e a diversi possibili “infiniti” musicali. L’ascolto del raro brano di Luigi Nono “A Carlo Scarpa, architetto, ai suoi infiniti possibili” rappresenta uno “specchio” attraverso cui rileggere anche Wagner e Bruckner e apprezzarne la profetica modernità. Nel concerto del 4 settembre, invece, il programma presenta una delle più importanti opere di Šostakovič: la Sinfonia n. 8 op. 65, composta nel 1943 che rappresenta una sorta di monumentale riflessione sulla guerra e sulle perdite da essa inflitte.
Info e biglietti in biglietteria e sul sito www.teatroverdipordenone.it.