La Triestina Calcio sconfitta di misura sul campo della Clodiense: finisce 1-0 per i veneti
LEGNAGO. Al Sandrini di Legnago l’Unione torna con i piedi per terra. La dura legge della C è questa: una distrazione iniziale, 80’ nella metà campo avversaria in superiorità numerica, poi troppa poca lucidità e arriva la sconfitta. Forse immeritata ma il verdetto del campo non si discute. Quando non si riesce a recuperare e soprattutto a segnare in superiorità numerica c’è poco da recriminare. Serve lavorare, avere continuità e dare concretezza alla qualità, che non manca alla squadra di Santoni. Quella impartita dalla neopromossa Union Clodiense è una lezione che gli alabardati faranno bene a imparare in fretta. Santoni deve fare i conti in partenza con altre defezioni. Non solo il tecnico non ha a disposizione Bijleveld, Tonetto, Frare ma deve fare anche a meno in extremis di Struna (distorsione) e Braima (febbre). Quindi il tecnico al centro della difesa non ha altro che Rizzo e Moretti e a sinistra deve ripetere l’esperimento (peraltro buono) di Vallocchia a sinistra. Per scelta tecnica a destra parte Vicario e non El Azrak.
Brivido e svantaggio
La Clodiense va subito in pressing e prima Morello grazia Roos ma dopo 4’ i veneti trovano una voragine nella quale si infila Biondi e fredda il portiere alabardato. Davvero una partenza choc.
L’espulsione di Nelli
Colpo di scena all’8’ con l’arbitro Bozzetto che non ha esitazioni a cacciare Nelli reo di un fallo pesante sulla caviglia di Correia. Andreucci non cambia lasciando solo Manfredonia e Serena a centrocampo. La Triestina fa fatica ed è graziata ancora al 16’ da Munaretto.
Si alza la pressione
Finalmente l’Unione fa valere la superiorità numerica e comincia a macinare gioco. La manovra degli alabardati non ha la velocità sufficiente per fare breccia nella retroguardia di Andreucci. L’unica conclusione in porta è alla mezz’ora di Correia troppo centrale. La Triestina schiaccia l’avversario che però stringe i denti e riparte con gli esterni Morello e Biondi. La grande occasione arriva al 44’ con un cross finalmente efficace di Vicario sul quale non arrivano di testa né Krollis, né Attys. I palloni alti in area sono tutti dei veneti. Serve cambiare
Si riparte con decisione
Santoni si gioca la carta di Eetu Vertainen che va a sostituire un impreciso Krollis. Ed è proprio il finlandese a girarsi benissimo ma a concludere alto, costruendo la miglior occasione della gara. L’Unione riesce finalmente a sviluppare il gioco palla a terra ma gli avversari non stanno a guardare: azione in velocità e conclusione di Sinani a colpire il palo (7’). Entra El Azrak per Vicario.
Cross respinti
Si gioca solo nella metà campo dei padroni di casa ma tutti i traversoni costruiti dagli alabardati sono respinti da Salvi e Munaretto. L’Unione fa comunque fatica a trovare alternative offensive. Santoni prova l’accelerazione: toglie un difensore Moretti e mette il centrocampista Jonsson. Buona occasione su traversone di El Azrak che nessuno raccoglie.
Finale d’assalto
El Azrak, come spesso gli capita, entra benissimo in corsa e al 32’ offre uno splendido cross a Correia che salta malissimo da ottima posizione. Il finale è un assedio ma mancano forza e lucidità. C’è anche qualche pasticcio sotto porta, nonostante Vertainen.
E così si torna a casa a mani vuote al termine di un match che si poteva vincere ma non si doveva perdere.