Il corso-concorso per la polizia locale favorisce i pavesi
VOGHERA. In Comune sostengono che «non era voluto», ma il risultato – intenzionale o meno – non cambia: oltre l’ottanta per cento dei 105 candidati che parteciperanno alla selezione per tre posti di agente di polizia locale sono oltrepadani o della provincia. Motivo? Voghera è il primo Comune in provincia di Pavia a utilizzare la formula del corso-concorso, che prevede 32 ore di lezioni (distribuite in 8 appuntamenti serali) per preparare i candidati ai test.
Questo sistema ha favorito la partecipazione di persone del territorio, perché chi arriva da lontano difficilmente è disposto a venire fino a qui 8 volte per un corso la cui frequenza è obbligatoria. Fa pensare che la scrematura fosse voluta: se le persone sono della zona è probabile che qui decidano di radicare la propria carriera, se invece vengono da fuori è facile che, una volta ottenuto il posto, cerchino di tornare a casa o comunque di riavvicinarsi.
«Non è così – spiegano in Comune – anche se non può che far piacere che ci siano tanti giovani oltrepadani che hanno partecipato al concorso».
D’altro canto, aveva spiegato l’assessore alla Polizia locale, William Tura, «è stata strutturata una formula che prevede di fatto un corso-concorso: chi supererà la prova fisica, sarà tenuto infatti a frequentare un corso di formazione organizzato dal Comando, che sarà requisito per affrontare nel migliore dei modi le prove scritte e orali».
Il 12 settembre, poi, il via alle prove fisiche che consistono in una «corsa piana di 1.000 metri: risulterà idoneo il candidato che avrà percorso i mille metri in un tempo pari od inferiore ai 5’15”, per i candidati di sesso maschile, ed ai 6’00”, per le candidate di sesso femminile»; «e piegamenti continuativi sulle braccia: risulterà idoneo il candidato che avrà effettuato, in un tempo pari od inferiore ad 1 minuto, 10 piegamenti per i candidati di sesso maschile, e 6 piegamenti per le candidate di sesso femminile». —