Terminal bus a Castelfranco, diffidata l’azienda: la giunta riscatta i soldi
Terminal bus, il Comune va ad escutere la fidejussione che grava sui lavori pubblici nella cosiddetta area Piruea 2, ovvero il parcheggio nord della stazione ferroviaria dove è prevista la realizzazione della nuova autostazione.
A comunicarlo il sindaco Stefano Marcon nel consiglio comunale di giovedì 29 agosto a seguito dell’interrogazione sul tema presentata dalla capogruppo di Noi La Civica Maria Gomierato a nome delle opposizioni: «Il nuovo terminal – spiega Gomierato – non è citato tra le opere in completamento nel triennio 2024-2026: ripetutamente ci sono state rassicurazioni sull’esecuzione di questa infrastruttura, ma ormai siamo arrivati ad uno stallo inaccettabile e l’area destinata versa in condizioni di degrado. A quanto ci risulta poi è arrivato al completamento il nuovo deposito Mom in via delle Forche e se verranno trasferiti i mezzi questi dovranno raggiungere la vecchia autostazione attraversando la città».
Gomierato ha ricordato anche che il nuovo terminal è strategico per la revisione della mobilità non solo a Castelfranco ma in tutto la Castellana, visto che sarebbe prevista anche la realizzazione di una rete di trasporti sub urbana che colleghi i comuni contermini a Castelfranco.
«Nell’ultimo consiglio – ha replicato Marcon – avevo comunicato di aver inviato una diffida a Emaprice (la ditta che doveva realizzare l’opera e che ha chiesto il concordato preventivo, ndr) di concludere i lavori per 320mila euro, ovvero quanto rimaneva del cosiddetto beneficio pubblico dell’operazione Piruea 2. Non c’è stata risposta. Abbiamo quindi chiesto l’escussione della fidejussione per la parte relativa ai lavori del terminal bus in data 8 agosto e ci sono trenta giorni di tempo per la risposta, dunque entro il 9 settembre».
«Da tempo – ha osservato dall’opposizione il capogruppo di Castelfranco Merita Sebastiano Sartoretto – abbiamo sostenuto che era necessario procedere all’escussione e quindi procedere come Comune a realizzare l’opera. Invece la maggioranza aveva deciso di percorrere una strada alternativa con il risultato che vediamo oggi e con molte incognite».
Per Sartoretto infatti non è automatico che arrivi una risposta e una rapida soluzione della questione «che vogliamo capire bene e per questo chiediamo un confronto con i legali del comune in una commissione. Crediamo sia meglio giocare a carte scoperte per capire come stanno le cose».
Quindi si attende una risposta entro una decina di giorni e il sindaco ammette che la vicenda Piruea 2 è stata molto complicata per arrivare a definizione: «Ci ragioniamo da circa vent’anni, consideriamo che abbiamo registrato ben tre fallimenti delle varie aziende che si sono succedute in questa operazione. Qualcosa abbiamo già portato a casa come la realizzazione di via Bortolo Puliè (la bretella che collega stazione e via Forche, ndr) e la bonifica dell’area della futura autostazione. Non c’è nulla da nascondere. È stato un percorso lungo, difficile e articolato arrivare alla definizione di questi 320mila euro di beneficio pubblico. Certo, il percorso dell’escussione della fidejussione non è semplice, anche se la controparte è una compagnia assicurativa di tutto rispetto (Generali, ndr) e in linea teorica non dovrebbero esserci eccezioni».