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Август
2024

Magic Inter, Atalanta e Gasperini travolti a San Siro

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Ci si aspettava un segnale nella gara prima della pausa per le nazionali. Se lo aspettavano tutti all’Inter, ma, probabilmente, in pochi se lo aspettavano di questa portata. Magic Inter a San Siro con l’ex Gasperini e la sua Atalanta che ci capiscono poco. 4-0 il risultato finale e dominio totale

Magic Inter, vittoria totale

E’ un aggettivo in particolare a riassumere questa serata di fine agosto. Totale. E’ questo termine a racchiudere quanto fatto vedere dalla formazione di Simone Inzaghi. Un aggettivo che si declina in almeno due caratteristiche messe in campo dai nerazzurri meneghini.

La prima è la ferocia. La fame. Dal primo minuto Barella e compagni hanno messo in campo una fame davvero importante. Questo ha portato ad una prima mezz’ora di primo tempo in cui c’è stata una sola squadra in campo con il tabellone di San Siro che, al 10′, raccontava di un 2-0 griffato dall’autogol di Djmsiti, (su cross insidioso di Thuram), e da una perla di Nicolò Barella che ha provocato scossoni notevoli all’impianto. Un sinistro al volo da fuori area su cui Carnesecchi non ha potuto nulla.

La seconda declinazione si riferisce al dominio, al gioco. Probabilmente qualcuno, nativo di Fusignano per capirci, sarà stato costretto, controvoglia, ad applaudire questa creatura di Simone Inzaghi dove tutti fanno tutto. Il movimento dei ragazzi in campo è continuo e spazia su tutto il rettangolo di gioco. Pavard che rompe la linea a destra favorendo lo sviluppo dell’azione che porta al vantaggio. Acerbi che apre il campo trovandosi, in maniera inusuale, in posizione di centravanti. Di Marco che, oltre alla corsa in fascia, si traveste da attaccante mettendo in rete, (poi annullata), un assist di Frattesi.

L’Inter totale del Meazza ha rievocato l’Olanda di Cruyff ed è, letteralmente, andata oltre, l’Atalanta irriconoscibile di chi a San Siro è conosciuto fin troppo bene. Come il 28 febbraio scorso, Gasperini prende 4 sberle e torna a casa con il mal di testa

Je suis Marcus Thuram

Se la merita tutta la “citazione” nella sua madrelingua. Se Barella gli ruba un po’ la scena a causa della perla di sinistro, Marcus Thuram, nella ripresa, chiarisce a tutti che lui i gol li sa fare.

Sono 4 in tre partite. Addirittura pochi per quanto creato nei 270′ minuti disputati fin qua. Per intenderci oltre ai gol, Marcus ha propiziato il rigore del 2-0 contro il Lecce, ha causato l’autogol di Djmsiti e, in più, nel venerdì sera di San Siro ha colpito anche un palo. Prestazioni da centravanti vero in questi primi scorci di campionato

Contro la Dea, Thuram è stato l’uomo in più. E’ stato, insieme a Barella, (premiato per la magia), il nostro migliore in campo entrando in tutte le occasioni principali della gara e, soprattutto spaccando la contesa, in avvio di ripresa con due zampate da rapace dell’area di rigore. I 13 gol dello scorso campionato sembrano un bottino raggiungibile facilmente. Oui, je suis Marcus Thuram. A Bergamo se ne sono accorti, ed è bello così

Comincia ad esserci la gamba…

A far da “contorno” alla serata di festa ci sono altre indicazioni, secondarie rispetto ai man of the match, ma estremamente importanti. L’Inter si concede alla pausa per le nazionali dopo una prestazione in cui si è vista una maggiore capacità dei giocatori di correre perchè sorretti da una condizione fisica sempre più crescente. Quasi è un peccato che la pausa arrivi ora, ma anche la sgambata in nazionale aiuterà a mantenere la freschezza

Il secondo aspetto è il secondo clean-sheet stagionale. Se Marassi aveva lanciato qualche allarme di troppo, le sfide casalinghe con Lecce e Atalanta hanno (ri)mostrato la solidità difensiva che ha caratterizzato l’Inter scudettata. Sicuramente anche questo aspetto farà felice Inzaghi che, nel suo laboratorio, studierà qualche altro accorgimento in queste due settimane di stop

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