Il grande cuore di Rivarolo per Tania: avrà assistenza di notte
RIVAROLO CANAVESE. A volte i sogni mettono le ali e quando di mezzo c’è una giusta causa i canavesani dimostrano sempre un grande cuore solidale. È stato raggiunto in pochi giorni l’obiettivo della raccolta fondi per aiutare Tania Bocchino, 46 anni, una donna affetta dalla nascita da atrofia muscolare spinale di tipo II, a poter pagare l’assistenza medica notturna in modo da non finire “confinata” in una struttura. A darne comunicazione è stata lei stessa attraverso i social. «La vostra solidarietà mi ha portata a raggiungere l’obiettivo prefissato in poco meno di una settimana – scrive Tania –. A raggiungerlo e, addirittura, a superarlo. La raccolta fondi, lungi dall’essere un egoistico tentativo di assurgere a privilegiata rispetto ad altre persone meno fortunate, ha sempre avuto l’obiettivo di sondare la vostra propensione al cambiamento. Essere persone affette da una grave disabilità non significa non avere una ferma volontà di scegliere se e dove vivere, con chi vivere e in quale modo vivere. Chi ha una disabilità grave, spesso, resta intrappolato nella propria condizione fisica e nella totale impossibilità di partecipare attivamente alla vita sociale e politica del Paese, soltanto perché non riceve un’adeguata assistenza. Perciò occorre che lo Stato si impegni per riqualificare il ruolo degli assistenti personali e per riconoscere loro una retribuzione adeguata».
In una settimana circa sono stati raccolti più di 6mila euro. «Se la mia storia ha mosso il cuore di tutti voi, allora la stessa può essere vista come il racconto esperienziale di molti altri con gravi disabilità – aggiunge Tania, che è stata finora assistita dal papà che ha 78 anni –. L’interesse politico si sta palesando, permettendomi di avviare una, mi auguro, proficua comunicazione con la Regione e, in un volo pindarico della mia creativa e intraprendente volontà, con il Ministero. Quello che ho voluto e voglio tuttora dire con questa raccolta fondi non è che ogni singola persona con disabilità può contare solo sulla generosità altrui, bensì che tutti noi, un domani così vicino da configurarsi dietro l’angolo, potremo contare sull’effettivo riconoscimento dei nostri diritti da parte del Governo. Ho sogni molto grandi, decisamente più grandi di me. Ma ora so che anche voi li avete e che, insieme, possiamo lanciare un messaggio in grado di smuovere l’intero Paese». —