Fulmine uccise due persone nel 1974, commemorazione a Cima Mares
CANISCHIO. Era una domenica, esattamente come quest’anno, il 18 agosto 1974 quando un fulmine si è abbattuto a Cima Mares, a quota 1.546 metri di altitudine, uccidendo due persone e ferendone altre 5 che, come accade ogni anno, erano salite per il tradizionale pellegrinaggio in occasione della festa di San Bernardo.
Il 50° anniversario della tragedia è stato ricordato domenica scorsa durante la funzione religiosa officiata dal diacono Valter Serena inserita nel cartellone di appuntamenti organizzati da Società di Canischio, Gli amici di Mares con le associazioni ed il Comune del piccolo centro dell’alta Val Gallenca che si sono svolti tra sabato 17 e domenica 18 agosto.
«Tutti gli anni, in occasione della messa seguita dalla processione in onore di San Bernardo, a Mares, si ricorda la tragedia avvenuta nel 1974, quest'anno lo si è fatto in modo particolare nella ricorrenza dei cinquant'anni di quei drammatici fatti accaduti, tra l'altro, proprio nel giorno esatto di mezzo secolo fa- sottolinea il sindaco di Canischio, Riccardo Rosa Cardinal-. In quella disgrazia, persero la vita due persone, una giovane mamma, Rita Goglio, 42 anni, che con il marito Pietro Ceretto Castigliano gestiva il bar-gelateria “Cervo” di Alpette e Giuseppe Trione, contadino di 31 anni di Cuorgnè, mentre altre cinque persone, tra le quali mio bisnonno, rimasero ferite, ma, fortunatamente, se la cavarono».
«Pochi minuti prima delle 14- si legge sulla pagina ingiallita di Stampa Sera conservata dalla zia del primo cittadino canischiese-,si è scatenato un violento temporale. Una ventina di persone ha trovato rifugio sotto la tettoia del bar improvvisato, altrettante sono entrate nella piccola cappella. Tra gli ultimi, poco oltre la soglia, Rita Goglio, che spingeva davanti a sé il figlio Luca di 7 anni, e Giuseppe Trione. Il fulmine ha colpito in pieno la targa posta all'ingresso della cappella. Su una lastra di pietra, c'è scritto in lettere di ottone San Bernardo. La folgore ha colpito la “esse” poi si è scatenata attraverso la porta ed ha fracassato completamente il pavimento di piastrelle. La donna e l'uomo sono morti all'istante».