Le Lega strumentalizza l’omicidio di Sharon Verzeni per criminalizzare i ‘nuovi italiani’
Una vergognosa speculazione senza ritegno. Cavalcare l’odio in maniera di criminalizzare le politiche sulla cittadinanza.
L’uomo sospettato di aver ucciso Sharon (Verzeni, ndr) è stato identificato come un 31enne nato a Milano, di origine straniera, e con problemi psichici accertati. La giovane donna avrebbe perso la vita per mano di questo presunto assassino, apparentemente senza motivo. Un episodio tragico che devi farci riflettere. Davvero sono questi i nuovi italiani a cui aspiriamo?».
Così la deputata della Lega Laura Ravetto, responsabile del dipartimento Pari opportunità del partito.
Di assassini ce ne sono stati di italiani figli di italiani e italiani figli di stranieri. Di mafiosi solo italiani figli di italiani, di politici corrotti moltissimi italiani figli di italiani. E allora? Un assassino è un assassino. Di chi sia figlio non importa. La responsabilità penale è individuale. È tipico delle concezioni razziste quello di ritenere colpevole del delitto di uno una intera comunità.
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