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Август
2024

Dalle materne al liceo: la mappa dei cantieri nelle scuole goriziane

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Il conto alla rovescia per i 16.643 bambini e ragazzi iscritti nelle scuole dell’ex provincia di Gorizia è iniziato. Per tutti la campanella suonerà tra una decina di giorni: la data ufficiale di avvio delle lezioni fissata dalla Regione è infatti mercoledì 11 settembre ma, per effetto dell’autonomia scolastica, in molti istituti il ritorno tra i banchi scatterà già il lunedì precedente.

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Cantieri e trasferimenti

Per quella scadenza andranno quindi chiusi, dove possibile, i cantieri di adeguamento degli edifici avviati nei mesi scorsi, e, nel caso di interventi più impegnativi destinati a durare più a lungo, perfezionati i trasferimenti degli iscritti in sedi alternative. È quanto avverrà ad esempio a Gorizia per gli studenti del classico Dante Alighieri e per i bimbi della materna De Amicis. Ma l’elenco degli edifici interessati da lavori è ben più lungo: nel piano triennale delle scuole elaborato dal Comune rientrano infatti interventi per oltre 10 milioni di euro.

«Non è possibile che ai giorni nostri un bambino o un adolescente venga condotto in una struttura scolastica che non sia, oltre che funzionale alla didattica, anche e soprattutto sicura - commenta il sindaco Rodolfo Ziberna -. I nidi, le scuole dell’infanzia, i servizi educativi sono l’espressione dell’interesse ad investire sui più piccoli, sui temi dell’educazione perché si sente la forte responsabilità di garantire opportunità e formazione ai cittadini del domani, a coloro ai quali si consegnerà il futuro».

Gli interventi più pesanti

Una delle poste più pesanti - 2,1 milioni di cui 1,7 coperti dal ministero dell’Istruzione - interessa la scuola dell’infanzia di via Gramsci. Nell’immobile, costruito a lotti tra il 1954 e il 1967, verranno eseguiti lavori di miglioramento sismico che richiederanno nei prossimi mesi ulteriori indagini strutturali da parte di una ditta specializzata. Si prevede inoltre la realizzazione di nuovo impianto di riscaldamento a pavimento abbinato all’isolamento del solaio.

Nel piano rientrano anche lavori di manutenzione straordinaria (si tratta della sostituzione dei serramenti esterni) nella scuola dell’infanzia “Livio Clemente” di Corte Sant’Ilario 82 mila euro. «Sono poi in programmazione o in corso di realizzazione investimenti nelle strutture di Lucinico, di via Brigata Avellino, di via Gramsci e di via Lasciac per la ristrutturazione degli edifici e il loro adeguamento sismico - aggiunge Ziberna -. Non va dimenticato poi l’impegno che ha permesso di restituire riqualificato, nel suo aspetto migliore, l’ex istituto Lenassi, ora centro educativo, alla comunità, luogo simbolo per le famiglie ed i bimbi, oltre che edificio di pregio, significativo per la storia».

Adeguamento anti-sismico

Consistente anche la posta da 2.012.941 euro destinata all’adeguamento anti-sismico della scuola Ungaretti via Cipriani, mentre 811.262,92 euro sono stati impiegati per rendere a prova di terremoto la scuola d’infanzia Boemo di Lucinico ma, nell’elenco del Piano triennale, compaiono anche le scuole d’infanzia di via Lasciac e di via Brigata Avellino.

Lavori ormai verso la conclusione, invece, alla scuola media di Lucinico “Leopoldo Perco”: anche in questo caso si tratta di un investimento di grande consistenza perché, sul piatto, ci sono 2,4 milioni di euro. Interessante, sotto il profilo squisitamente tecnico, la realizzazione di nuove strutture denominate “sismo-resistenti” in grado di assorbire la forza orizzontale del sisma. La problematica maggiore, come evidenziato sin dalla prima presentazione dell’intervento, era legata alla necessità di effettuare i lavori di modo da minimizzare i disagi all’utenza scolastica.

Ed è per questo che si era proceduto, sin dall’inizio del passato anno scolastico, al trasferimento temporaneo degli studenti in un’altra sede che è la scuola-serbatoio (oggetto, a sua volta, di interventi milionari) che si trova in via Udine, sempre a Lucinico, lungo la strada regionale 56. «La manutenzione continua nelle scuole è fondamentale - fa eco l’assessore comunale all’Istruzione, Silvana Romano - perché i bambini e gli operatori devono poter vivere in ambienti sicuri ma anche accoglienti perché si tratta di spazi di grande importanza, dove si trascorrono tante ore ogni giorno e dove si formano i cittadini del domani».