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Август
2024

Il Conservatorio Pollini di Padova trasloca a Palazzo Foscarini

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Entro la fine di settembre Palazzo Foscarini sarà riconsegnato alla città, pronto per il nuovo anno accademico e per riprendersi studenti e docenti del conservatorio, da due anni in esilio a Selvazzano Dentro.

Tra un anno anche al Pollini saranno ultimati i lavori, per chiudere finalmente il cerchio della scuola di musica di via Eremitani.

Lavori che nelle prossime settimane entreranno nel vivo, dopo le difficoltà avute per trovare una ditta che se ne occupasse: il primo bando era andato deserto, mentre il secondo, su cinque invitati ha avuto una sola proposta.

In questi giorni è prevista infatti la chiusura temporanea al traffico veicolare di via Eremitani, nel tratto compreso tra la galleria omonima e il civico 22, fino al 30 aprile, per i lavori esterni di ristrutturazione anche della sede storica del Pollini.

A supervisionare il cantiere è da due anni l’amministrazione comunale, che ha firmato una convenzione con i vertici del Pollini, finalizzata alla completa ristrutturazione e all’ampliamento degli spazi per l’attività didattica e amministrativa.

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I lavori a Palazzo Foscarini sono iniziati a febbraio del 2023. Salvo sorprese, alla fine di settembre le chiavi verranno consegnate al direttore Elio Orio e al presidente Flavio Zanonato, per poi dare il via all’anno accademico a novembre. Nel frattempo, i circa mille studenti e cento docenti che in questi due anni sono stati ospitati all’istituto Clair di Tencarola, potranno tornare a studiare a Padova.

L’anno accademico 2025/2026 sarà invece quello del Pollini, dov’è tuttora in corso un importante intervento di restauro, partito però con qualche mese di ritardo. L’accordo tra l’amministrazione e Banca Intesa prevedeva l’erogazione da parte del gruppo bancario di un contributo per la realizzazione del restauro dell’attuale sede del conservatorio di 1,8 milioni di euro (già registrato sul sito dell’Art Bonus, con una defiscalizzazione del 65 per cento).

A questo si aggiunge il restauro completo di Palazzo Foscarini, di cui un’ala (quella su via Eremitani) da novembre sarà a disposizione del conservatorio. Spazi per una superficie complessiva di 2.399 metri quadri. La restante parte di Palazzo Foscarini verrà poi utilizzata dalla banca per attività al servizio del gruppo, come gli uffici per la governance, i progetti innovativi e l’economia circolare.

In piazza Eremitani aprirà anche una filiale vera e propria di Intesa. Resta poi il nodo auditorium Pollini. In predicato c’è un assegno da 12 milioni di euro firmato da Cariparo per sostenere i lavori di riqualificazione, che sarà però subordinato alla presentazione del progetto esecutivo e all’apertura dell’Mpx, che nel frattempo farà da sala alternativa. Il nuovo auditorium dovrebbe ospitare fino ad oltre settecento posti.

Con i milioni della Cariparo si punta a riqualificare l’attuale platea, ingrandire il palco, costruire una nuova galleria (necessaria per garantire la capienza dopo l’ampliamento del palco), a sistemare nuove poltroncine, realizzare un nuovo atrio con ingresso-biglietteria e migliorare l’impiantistica e la logistica.

L’operazione prevede anche la messa a disposizione di un luogo alternativo idoneo per consentire il proseguimento dell’attività concertistica. A questo ha pensato la Curia proprio con l’Mpx, che però non sarà pronto prima del 2026, tenendo ferma anche la progettazione dell’auditorium di via Cassan.