Donzellli, la stoccata: “Arianna Meloni faceva politica quando Renzi era alla “Ruota della fortuna” (video)
A In Onda, programma di approfondimento politico di La7 condotto da Luca Telese e Marianna Aprile, è stato ospite Giovanni Donzelli. Il responsabile nazionale dell’organizzazione di Fratelli d’Italia in due interventi distinti ha ribaltato le tesi dei conduttori e rintuzzato le considerazioni del direttore del Corriere della Sera Fontana sul presunto isolamento dell’Italia in Europa”; (“Non bisogna essere zerbini per farsi rispettare”). Nella puntata del 28 agosto tiene ancora banco la rivelazione, da parte di Sallusti, di una sospetta indagine su Arianna Meloni. Che avrebbe la colpa (che non ha) di un traffico di influenze per il suo attivismo nelle nomine governative e nelle aziende di Stato. Entrambe le circostanaze sono stete smentite categoricamente dall’interessata.
“Arianna Meloni era già in politica mentre Renzi era alla “Ruota della fortuna”
I conduttori gli riversano addosso in un servizio il video che Donzelli realizzò subito all’indomani dell’articolo del Giornale. Chiedendogli se ridirebbe oggi le stesse parole dure. Pensano di metterlo in difficoltà. Chiede Aprile: “Lei ha accusato la magistratura, in accordo con certa stampa e una certa parte politica, di voler cospirare per ribaltare il risultato elettorale: l’ha accusata sostanzialmente di eversione. Non è che magari è una cosa detta a caldo, perché sono parole pesantissime, le direbbe allo stesso modo adesso?”. Donzelli replica: “Le ridirei esattamente così e secondo me le dovrebbero ridire tutti. Se la notizia di reato viene creata a tavolino non dovrebbe piacere a nessuno. Se inventano una notizia e un reato che non esistono; per spingere i magistrati a indagare una persona che non ha fatto niente di male e per poter così indebolire il governo: se fosse vero sarebbe una cospirazione grave e pericolosa. Che dovrebbe indignare tutti i partiti politici, perché la democrazia si basa su pilastri fondamentali, come la suddivisione dei poteri”.
Donzelli travolge Telese e Aprile a “In Onda”
L’insistenza dei conduttori è tale, che Donzelli è costretto a spiegare come funziona la selezione della classe politica ai principali accusatori sulle nomine: i deputati di Italia Viva. “Arianna non è una extraterrestre: era in politica prima di Giorgia Meloni, ed era già punto di riferimento per militanti di destra- mi permetto di ricordare – mentre Renzi per creare consenso attorno a sé andava a La ruota della fortuna. Chi la critica dovrebbe imparare da lei. ”
Donzelli: “Meloni in Ue senza cappello in mano, la differenza col passato”
Ma non finisce qui. Donzelli si prende la sua soddisfazione anche nei confronti di Luciano Fontana. “Si parla dunque di competitività, di agenda strategica, di Green deal e dei tanti temi che segneranno il passo della nuova legislatura. “L’Italia è in difficoltà nei rapporti con l’Europa dopo la scelta di non votare von der Leyen- sentenzia il direttore del Corriere della Sera- . L’Italia ha bisogno di un rapporto con l’Europa solido, dialogante e partecipativo”, ha ribadito Luciano Fontana a In onda. Prorio nelle ore precedenti i fatti si incaricavano di smentire la tesi dell'”isolamento” tanto cara a una certa narrazione. L’incontro Meloni e Weber smentiva totalmente la marginalità dell’Italia. “Ricordo che Giorgia Meloni aveva un ottimo rapporto con Draghi ed eravamo all’opposizione. Non sempre per avere un buon rapporto e farsi rispettare bisogna essere zerbini”, è stato l’affondo di Donzelli in un altro segmento della trasmissione su La7. “Non c’è bisogno che il governo italiano si presenti in Europa con il cappello in mano a dover votare a tutto e dire sì a tutti i costi. l’Italia viene rispettata per il peso politico che ha. Perché c’è un presidente del Consiglio che non va in Europa a cercare legittimazione. perché la legittimazione ce l’ha già avuta dai cittadini.
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