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Август
2024

Caluso, indagine sulle malte delle mura del parco Spurgazzi

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CALUSO

Smantellato nei giorni scorsi il cantiere, e completato il consolidamento dell’ultimo tratto delle antiche mura perimetrali che circondano il parco Spurgazzi di Caluso, il Comune, in adempimento all’autorizzazione della Soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Torino, ha affidato un incarico specialistico di indagini chimico-fisiche (analisi di un singolo campione e lo studio di 8 campioni) sulle malte utilizzate per i lavori di restauro e messa in sicurezza delle mura medievali.

Inoltre, le violente piogge degli ultimi mesi hanno accertato la necessità di proteggere ulteriormente alcune porzioni della cinta muraria rafforzando la finitura protettiva esistente attraverso la stesa supplementare di protettivo silossanico. Un intervento già affidato alla ditta Conservazione restauro srl di Aosta.

Come è noto, il cronoprogramma dei lavori si era dilatato rispetto alle previsioni iniziali in seguito al rinvenimento, durante gli scavi per rimuovere le radici degli alberi penetrate in profondità, di un pavimento di inizio ‘900, di un tratto di strada risalente al 1600 e di due cantinette, resti di un’abitazione che era stata demolita per far posto all’ampliamento del parco.

Completamente ricoperta dai rovi e vandalizzata era anche l’antica porta di Vignale, una nicchia del 700, che si trova all’angolo tra le vie Mottini e Monsignor Pittarelli.

Si era resa quindi necessaria una variante in corso d’opera per una valorizzazione di altre importanti tracce del glorioso passato della Città del vino. La porta di VIgnale è stata restaurata e l'accesso protetto da un cancelletto. Nell’ambito dell’opera, finanziata dal Pnrr, con un investimento iniziale di 670mila euro, è previsto inoltre un intervento di riqualificazione della lapide che, in via Roma, ricorda l’eccidio di Caluso. Sarà a cura degli studenti del liceo Piero Martinetti e della sezione Anpi di Caluso, che già aveva provveduto, con risorse proprie al restauro delle targhe dedicate ai partigiani.

Nell’area verrà poi sistemata una palina recante la storia del palazzo, che nel 1732 venne acquistato da Conti Valperga di Masino, così come era stato fatto, nel Rione Riva in occasione del ritrovamento e della successiva copertura del famoso “pùs”.

Fu il conte Carlo Francesco Valperga, nuovo conte di Masino e marchese di Caluso, a dare impulso ai lavori di ampliamento del palazzo e del giardino. Per permettere i lavori furono stipulati ben ventisette atti di acquisto di fabbricati e di terreni. Il primo porta la data del 19 giugno 1765 e l’ultimo quella del dicembre 1779.