Ragazzo di 27 anni colpito in piazza Perugino tra mamme e bambini che giocano: un’esecuzione per uccidere

TRIESTE. Un'esecuzione. Un'esecuzione per uccidere. E in mezzo alle mamme e ai ragazzini che giocavano a pallone all'aperto. Ecco cosa è successo nella serata di ieri mercoledì 28 agosto in piazza Perugino, dove è stato accoltellato un giovane straniero ferito alla gamba all'altezza dell'arteria femorale. Si tratta di un tunisino di 27 anni. Ora è ricoverato all'ospedale di Cattinara in gravi condizioni.

Indaga la Polizia di Stato che è a caccia del responsabile. Secondo le primissime ricostruzioni, l'accoltellamento, avvenuto nei pressi dell'aiuola antistante al capolinea della 5, avrebbe fatto seguito a una lite, della quale al momento non si conosce la causa.

"Futili motivi", dicono negli ambienti investigativi, lasciando intendere che la droga, anche stavolta, potrebbe avere un ruolo. Futili motivi che comunque sono bastati, ancora una volta, per vedere brandire un'arma. Ma non ci sono ancora conferme sul movente, anche perché la vittima non è nelle condizioni di poter parlare.

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Quando il 118 è arrivato sul posto, dove si trovavano già in azione le pattuglie della Polizia di Stato, dei Carabinieri e dell'Esercito (è stato un militare a soccorrere inizialmente la vittima), a dimostrazione che questa parte della città è effettivamente monitorata costantemente, il 118 ha trovato il ragazzo tunisino ormai quasi privo di conoscenza, in un lago di sangue.

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L'episodio, dopo la lunga scia di risse, accoltellamenti, aggressioni, riporta piazza Perugino alle violenze di poche settimane fa. La situazione sembrava essersi calmata, anche grazie alla presenza delle forze dell'ordine nella zona, ma il fatto conferma come i pestaggi e gli accoltellamenti si verifichino ormai anche alla presenza di Polizia, Carabinieri ed Esercito.

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