È morto Renzo de’ Vidovich, ex deputato ed esponente degli esuli giuliano-dalmati

È morto a 90 anni Renzo de’ Vidovich, già deputato ed esponente di spicco del mondo degli esuli giuliano-dalmati.

Esule da Zara, dov’era nato nel 1934 e che gli italiani lasciarono sotto i bombardamenti angloamericani, de’ Vidovich arrivò a Trieste diventando, nel difficile dopoguerra della città contesa da Italia e Jugoslavia, un punto di riferimento per i giovani schierati contro il Governo militare alleato e per il ritorno di Trieste all’Italia.

Goliarda, segretario della Giunta d’intesa studentesca, de’ Vidovich è infatti uno dei protagonisti e organizzatori delle manifestazioni di piazza e dei moti del novembre ‘53.

Da lì il salto in politica e nel sindacato, fino all’elezione a deputato nel 1972 con il Movimento sociale italiano di Giorgio Almirante, allargato in quella stagione dal progetto della Destra nazionale.

Partito che lascerà nel 1978 con la scissione dal Msi di Democrazia nazionale, per abbandonare poi gradatamente la politica attiva pur rimanendo legato e partecipe all’evoluzione del centrodestra, in particolare con la nascita di Forza Italia e poi del Popolo della libertà.

Ma concentrandosi sull’attività associazionistica nel mondo degli esuli, anche con la presidenza della Federazione, e in particolare dei dalmati, con il legame delle comunità italiane a Zara e a Spalato, nonché l’impegno culturale con l’associazione Rustia-Traine.