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Август
2024

Treviso, ristoratori e baristi uniti: «Cacciate le baby gang»

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La Treviso notturna inizia a fare paura: sbandati e baby gang hanno iniziato a popolare con più frequenza alcune vie, piazze e quartieri della città lasciandosi dietro una lunga scia di danni ai plateatici dei locali e paura tra i clienti.

Dopo la rapina al venditore ambulante di rose e il vertice del sindaco in piazza Pio X, i commercianti cercano di fare i conti con il fenomeno baby gang e microcriminalità in città.

«Gli adolescenti violenti vanno cacciati dal centro». Mauro Erri, dell’Osteria Cae De Oro in vicolo Avogari si confronta quotidianamente con bande di ragazzini minorenni che sostano sotto il porticato a pochi passi dal suo locale: «Bevono, mettono musica alta, sporcano e fumano. Poco tempo fa mi sono avvicinato per ricordare loro che erano seduti sul portone di entrata di una residenza privata, un ragazzino mi si è avvicinato e ha minacciato di mettermi le mani addosso. Ho lasciato perdere perché era un minorenne. Un’altra volta, sono arrivato al mattino per aprire il locale e mi sono trovato un tavolo del plateatico completamente distrutto».

Non è il solo a raccontare e a descrivere una situazione che altro non fa che preoccupare i commercianti.

Giovanna Fattoretto del locale OstiNate in via Dei dall’Oro spiega: «Noi abbiamo avuto alcuni casi in cui queste squadre di 20 o 30 ragazzini arrivavano, si sedevano, soltanto uno prendeva una coca cola e tutti gli altri facevano casino – sottolinea Giovanna – diversa storia nella piazzetta che da sul Sile, ancora adesso c’è movimento di ragazzi che presumibilmente bevono e fumano».

In piazza Santa Maria dei Battuti, dove due giorni fa una gang di ragazzini, tre ragazze e tre ragazzi tra i 15 e 18 anni, ha rapinato un venditore ambulante di rose, la situazione sembra aggravarsi con il periodo estivo. «D’estate secondo me la situazione peggiora perché i ragazzini non vanno a scuola», racconta Vincenzo Cordì titolare del bar Trust a pochi metri da dove la rapina è stata effettuata, «è un fenomeno che a periodi alterni coinvolge tutta la città; io sono molto penalizzato dalla presenza del distributore 24 h perché attira molta gente poco raccomandabile ed allontana i clienti. E così anche a me è capitato di trovare sedie e tavoli rotti».

Poco più in là, al locale la Piazzetta Bar e Cucina, il titolare Gianmaria Springolo spiega come nell’ultimo periodo le cose si siano tranquillizzate, «una volta qui era il disastro, ora per fortuna, raramente succedono fattacci e i ragazzini non vengono più a disturbare i bambini che giocano con le mamme. Ovviamente, si deve continuare a monitorare. Io ho assunto due camerieri in forze per scoraggiare qualsiasi tipo di iniziativa», ironizza Gianmaria.

La titolare della libreria San Leonardo, Alessandra Cervellini, sempre in piazza Santa Maria dei Battuti, racconta: «Solo riempiendo le piazze di tavolini, famiglie, clienti, questi ragazzini si tranquillizzano. A volte passano queste squadre pieni di ragazzini e ragazzine che insultano e poco altro riescono a fare».