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Август
2024

Duomo danneggiato, a ottobre partiranno i lavori di sistemazione

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VIGEVANO. A un anno di distanza dalla tempesta che ha messo in ginocchio Vigevano e parte della Lomellina, c’è un segno di speranza per il ritorno alla normalità. A ottobre verrà infatti aggiustata quella che è diventata il simbolo del disastro del 26 agosto 2023: la cupola del duomo, danneggiata dal forte vento.

«Abbiamo firmato il contratto per i lavori – spiega il responsabile dei beni architettonici della diocesi di Vigevano, Vittorio Sacchi –. Siamo nella fase di acquisizione dei materiali, che sono fatti su misura e quindi un po’ complessi da ottenere. A ottobre saremo pronti per riparare la copertura della cupola».

In tutto, le opere costeranno 50mila euro, pagate dall’assicurazione della diocesi, visto che non è stato possibile ottenere un finanziamento da una fondazione bancaria. Come detto, il duomo è stato il simbolo dei danni del maltempo, ma a un anno dal nubifragio del 26 agosto 2023 molto è ancora da fare. Soprattutto non c’è alcuna novità sulla dichiarazione dello stato di calamità, che permetterebbe di sbloccare fondi statali per i lavori. Qualche mese fa il Comune di Vigevano si è attivato con la propria compagnia assicurativa per avere un anticipo cospicuo: due milioni di euro per poter mettere in sicurezza alcune delle strutture pubbliche danneggiate.

Resta ancora molto da fare: al cimitero ci sono problemi, piccoli e grandi, che perdurano da un anno. Va un po’ meglio per scuole ed edifici pubblici (ospedale compreso); i privati hanno provveduto alla sistemazione dei tetti dei condomini che erano stati danneggiati, anche se alcuni cantieri non si sono ancora conclusi. Dei 42 milioni di euro (circa la metà relativi alla sola Vigevano) chiesti per i danni complessivi del territorio, però, non c’è traccia a dodici mesi di distanza.

Dopo mesi di istruttoria (iniziata dalla Regione, che poi deve trasferire la richiesta dello stato di calamità al Consiglio dei ministri), però, la risposta delle istituzioni non è ancora arrivata.

Oliviero Dellerba