US Open, Berrettini in tre set su Ramos-Vinolas, attende (forse) Fritz
M. Berrettini b. A. Ramos-Vinolas 7-6(2) 6-2 6-3
Dopo la cavalcata vincente nei tornei estivi sulla terra battuta e la sconfitta al primo turno a Cincinnati contro Holger Rune, Matteo Berrettini dà un buon segnale della sua condizione portando a casa una convincente vittoria con un cagnaccio come Albert Ramos-Vinolas, soffrendo solamente nella parte centrale del primo set, ma poi andando via quasi in scioltezza nel secondo e nel terzo set.
Importante la differenza tra i due nei colpi vincenti (43 a 14 a favore di Berrettini, che ha anche messo a segno qualche rovescio lungolinea vincente), con una importante percentuale di conversione sulla prima palla (88%) a favore dell’italiano.
LA PARTITA – Inizio un po’ in salita per Berrettini, che nei primi game del match fatica un po’ in risposta ad abituarsi alla rotazione mancina di Ramos-Vinolas. Il tennista romano è anche il primo a fronteggiare una palla break, sull’1-1, compito egregiamente espletato con tre bastonate di servizio che rimettono subito le cose a posto.
Con il passare dei minuti il motore di Berrettini si mette a regime ed entra negli scambi anche sul servizio dell’avversario, il quale commette anche un grave doppio fallo sul 2-3, 30-40 che lancia Berrettini sul 4-2 e servizio. Ma nel momento ideale per mettere le mani sul primo set, improvvisamente si spegne la luce nel gioco di Matteo: dalle tre palle consecutive per il 5-2, ci sono nove punti di Ramos-Vinolas, che senza fare nulla di più che manovrare bene sul rovescio dell’avversario riacciuffa il 4-4.
Un attimo di paura, poi subito dimostratosi infondato, coglie gli spettatori quando su un allungo di volée per il 5-4 Berrettini rimane con un ginocchio a terra per qualche secondo dopo una scivolata del piede d’appoggio, ma bastano pochi secondi perché Matteo si rialzi e riprenda a giocare.
Dopo 49 minuti di gioco si arriva al tie-break, la specialità di Berrettini, che non tradisce le attese e sfodera il meglio di sé proprio quando conta: con un ace e una palla corta di rovescio vincente l’italiano porta a casa il “jeu decisif” per 7-2 e va in vantaggio di un set.
Il secondo set inizia in maniera molto più positiva per Matteo, che sfrutta subito la prima chance per andare avanti di un break nel game d’apertura. Ramos Vinolas prova a tenere alta la percentuale di prime palle di servizio e cambia spesso la traiettoria dei servizi, ma con il rovescio Berrettini tiene bene e riesce a racimolare qualche punto anche quando lo scambio si allunga.
Sul 2-4 lo spagnolo non chiude un game nel quale conduceva da 40-0 e con tre errori gratuiti concede anche il secondo break che dà il colpo di grazia al parziale.
Terzo set non troppo dissimile al secondo: break al terzo game per Berrettini dopo un game da 16 punti, e secondo break in chiusura, a coronare una solida prestazione che consegna Matteo al secondo turno di uno slam per la seconda volta quest’anno.
Per lui al secondo turno il vincente tra l’argentino Ugo Carabelli (i due non si sono mai incontrati) e la testa di serie n. 12 Taylor Fritz, contro cui Berrettini ha perso tutti e tre i precedenti confronti diretti.