Conigli e galline di razze ornamentali: la biodiversità si alleva a Bressana
BRESSANA. Qualcuno forse storcerà il naso per il termine “ornamentali”, ma questa è la definizione che si dà agli animali allevati e non destinati alla macellazione, animali fatti crescere, curati e mantenuti per la bellezza di pelo e piumaggio, per l’armonia del portamento e i meravigliosi colori.
Sono galline, polli e conigli, soprattutto.
A Bressana c’è lo straordinario allevamento di Alessandro Lecerf e della moglie Debora, nota anche per la sua attività di veterinaria. Nelle curatissime gabbie in legno costruite personamente da Alessandro vivono circa centocinquanta conigli, un centinaio di polli, galline, ma ci sono anche quaglie e qualche tartaruga.
Dal 2017 Lecerf ha dato vita, con una quarantina di colleghi allevatori all’Alba, l’Associazione lombarda per la biodiversità animale: sono appassionati di conigli, polli e altri volatili. «Il nostro obiettivo è soprattutto culturale, ossia quello di far conoscere queste razze. Partecipiamo a fiere e incontri, andiamo un po’ dove ci chiamano. A settembre saremo a Pavia e poi a Grazzano Visconti».
La passione di Lecerf per gli animali inizia da quando era piccolo, grazie alle galline allevate dal nonno: «Le cresceva per mangiarle, va detto. Ma a me piacevano tantissimo. Ero un bambino un po’ strano: i miei amici giocavano con le macchinine e i Lego, mentre io mi facevo regalare gli animaletti in plastica».
Mentre Lecerf giocava alla fattoria. cominciava in realtà a studiare gli animali a fondo, anche quando ha frequentato l’istituto Gallini, a Voghera. Con orgoglio ci mostra le gabbie costruite con grande attenzione per la salute degli animali. «Sono realizzate in legno - racconta - le ho copiate dagli allevatori del nord Europa. Ogni animale riporta il suo nome sulla gabbia».
Alessandro Lecerf ci mostra una Lepre belga dal color rosso fulvo. «Si chiama lepre, anche se è un coniglio, selezionato, appunto, in Belgio, ma poi importato in Inghilterra alla fine dell’Ottocento. È una razza storica, noi in Italia riconosciamo 43 razze pure di animali in selezione».
Lecerf è allevatore e giudice nazionale: «Sto concludendo gli esami per diventare giudice internazionale - spiega - all’estero c’è una grande tradizione in questo campo. Noi, con gli spagnoli siamo un po’ indietro».
L’allevatore di Bressana spiega che il coniglio è ormai il terzo animale di affezione: nelle case degli italiani ci sono 7 milioni di gatti e circa 8 milioni di cani, ma anche 800mila conigli, questo secondo il Censis. «Il problema è che il coniglio è un animale molto delicato, va accudito ed eventualmente curato con attenzione. E poi ci sono conigli molto piccoli come l’Ariete nano, che pesa circa due chili e altri molto grandi, come il Gigante delle Fiandre, che arriva a pesare anche 8 o 0 chilogrammi. Si tratta di un animale con una storia importante, secondo alcuni, sarebbe stato allevato in epoche remote, quando i Romani avevano conquistato l’Europa».
Alessandro e Debora stanno passando l’estate con i loro adorati animali: «Noi siamo contenti qui, dedichiamo circa sei ore al giorno a curarli e sfamarli, ma è la nostra passione e da tanta soddisfazione», ci saluta sorridendo Debora.