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Август
2024

Sorelle Meloni, Paola Concia alla sinistra “Siete degli sciacalli, bava alla bocca impressionante”

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Anna Paola Concia,  femminista storica, già parlamentare del Pd, è persona dialogante e onesta intellettualmente. Al punto da mandare un siluro ai dem, accusati di “sciacallaggio” contro le sorelle Giorgia e Arianna Meloni. Non si nasconde, non lo ha mai fatto, non teme di “sparigliare”, anzi. Ha fatto rumore un suo comnmento su X:  “La bava alla bocca contro Arianna e Giorgia Meloni soprattutto da gente di sinistra è impressionante. Siete degli sciacalli…“. Infatti il veleno contro Arianna Meloni all’indomani del suo annuncio di avere concluso la sua unione con il ministro Lollobrigida è stato vergognoso. L’accusa che, essendo per la famiglia tradizionale, se lascia suo marito non è coerente, è e stata indecente. «La mia cultura non è “Dio, patria e famiglia”. Sono sposata con una donna. Io però “Dio, patria e famiglia” lo combatto politicamente. Non con attacchi personali, linciando l’avversario e colpendolo negli affetti».

Paola Concia “bastna” la sinistra: gogna sulle sorelle Meloni

Paola Concia ha spiegato così il suo attacco alla sinistra, intervistata dal Giornale. Non stupitevi del mio atto d’accusa e della mia difesa delle sorelle Meloni, tiene a precisare nel colloquio: “Io ho sempre difeso le donne che venivano attaccate e messe alla gogna. Non solo le donne. A destra e a sinistra. Nel 2008 difesi Mara Carfagna dalle offese che le furono rivolte in piazza Navona da Sabina Guzzanti. Ho difeso contro lo sciacallaggio e il linciaggio la Boschi, la Schlein. In passato ho difeso anche Berlusconi». Un’onestà intellettuale che  non è stata a costo zero: «Certo che l’ho pagata. Ma la mia cultura politica è sempre stata questa», dice riferendosi a una sua sccala divalori desunti dalla sua pratica sportiva. «Io vengo dal mondo dello sport. Per me l’avversario non è un nemico da abbattere. Voglio vincere perché sono più forte sul campo».

Concia: attacchi personali in politica,  tutto ha inizio dalla “ferocia” di Grillo

Molto interessante la sua  analisi sull’origine dell’imbarbarimento della contrapposizione politica. Tutto inizia dal grillismo. L’impulso al metodo degli attacchi personali lo hanno dato “sicuramente i 5 Stelle. Hanno vinto su questo piano. La ferocia di Grillo che metteva alla gogna, gli attacchi personali: dimentichiamo tutto?”. Dopodiché si sono rotto gli argini – argomenta-. Con una propensione ad attaccare inb maniera virulenta soprattutto le donne. Il caso Giorgia e Arianna Meloni è lampante. Gli attacchi di questi giorni d’estate sono stati vergognosi. A parte il caso Arianna a lasciare basita paola Concia è stata la “caccia” alla premier dopo che ha lasciato la masseria in Puglia.

“Ridicola la ‘caccia’ alla Meloni”

«Ridicoli, le hanno dato la caccia. Non lo hanno mai fatto con un uomo. Mi ha stupito Italia Viva con la storia di Meloni che ha fatto perdere le tracce per 36 ore. Loro dovrebbero sapere cos’è la gogna». Poi mette il dito in un’altra grave contraddizione delle femministe italiane le di fa notare che protestano contro il governo ma non contro i talebani che hanno vietato alle donne persino di cantare e di parlare in pubblico. «C’è un femminismo relativista – commenta- . Quello che non ha difeso le donne del 7 ottobre perché ebree. Io invece sono femminista universalista. Per me la libertà delle donne va difesa in tutto il mondo».

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