Malamovida in centro, prime prove di dialogo tra residenti e commercianti
PAVIA. Comune, locali e residenti del centro storico aprono ai negoziati: giovedì il primo incontro dell’osservatorio sulla vita notturna. L’obiettivo è trasformare un argomento di scontro in occasione di dialogo tra diverse esigenze: il lavoro dei commercianti, il diritto al riposo dei residenti e la visione di città che la giunta del sindaco Michele Lissia (Partito democratico) sta portando avanti. «Sarà una cabina di regia per trovare un equilibrio tra le parti» spiega Rodolfo Faldini (Facciamo centro) assessore al Commercio che si sta coordinando i lavori. «Tenendo fede al nostro programma di mandato, vogliamo intavolare un confronto sulla movida coinvolgendo tutti i protagonisti per conciliarne le necessità».
Rappresentanti al tavolo
Dopo gli incontri preparatori degli scorsi mesi, giovedì sarà la prima volta in cui si cercherà di fare sintesi, e per questo sono stati scelti dei rappresentanti che siederanno al tavolo organizzato al Mezzabarba.
I portavoce dei locali saranno tre: Salvatore Gulino (tra i titolari del Sottovento di via Siro Comi) Elena Sacco (Portichetto) e Davide Passantino (Cumino). Oltre a Faldini, il Comune sarà rappresentato da Alice Moggi (Pavia a colori) vicesindaca oltre che assessora alla Mobilità e Decoro – quindi con competenza sui dehors – e Samanta Alloni, nella doppia veste di consigliera comunale con Pavia a colori e titolare del Bacaro di piazza della Vittoria, per questo designata come “mediatrice”. L’incontro è molto atteso dai gestori: «Vogliamo intavolare un dialogo che finora è mancato. I problemi e le soluzioni andranno discussi lì, sotto l’ombrello istituzionale garantito dalla presenza del Comune» dice Gulino del Sottovento. Insieme agli altri assessori della giunta, è stata invitata Ascom (l’associazione dei commercianti) mentre i comitati dei residenti stanno definendo i loro portavoce. Quello di giovedì sarà il primo di una serie periodica di riunioni e il tavolo sarà ingombrato dai principali dossier sulla vita notturna, che andranno via via affrontati: dalla musica alle deroghe all’impatto acustico, dall’ampiezza di dehors e plateatici alla vendita di bottiglie da asporto fuori orario. Tutti argomenti che hanno sollevato le polemiche dei residenti, ma non sono gli unici che andranno discussi: da tempo, commercianti e gestori chiedono regole chiare sugli eventi che possono organizzare, e sul loro spazio di manovra per non rischiare multe.
Ma c’è anche l’intenzione di rendere più coerente il lavoro della macchina comunale: «Il tavolo servirà per condividere informazioni, così che il braccio destro sappia cosa sta facendo il sinistro – prosegue Faldini – quando si parla di movida entrano in gioco tanti uffici, non solo quelli del settore Commercio, si va dalla Mobilità per le concessioni dei dehors all’Ambiente per le deroghe all’impatto acustico. L’obiettivo è che tutti conoscano il perimetro entro cui muoversi, mettendo a sistema le varie istanze».
Il punto di caduta
«Vogliamo promuovere l’idea di una città viva che offra occasioni aggregative – afferma la vicesindaca Alice Moggi – i commercianti sono nostri alleati, e non siamo indifferenti alle richieste dei residenti. C’è da trovare un punto di mediazione, che andrà raggiunto grazie all’impegno di tutte le parti. La soluzione non è chiudere tutto, ma fare ordine con soluzioni condivise».