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Август
2024

Luci, colori, sapori e suoni: ecco la nuova via Rastello a Gorizia

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GORIZIA Serata di luci e colori, sapori e suoni, e di messaggi importanti rivolti al futuro, quella in una via Rastello più vissuta e movimentata rispetto alle abitudini. Già, perché se nella vicina piazza Vittoria impazzava la festa senza confini del Festival Mondiale del Folklore, lungo l’antica strada si è materializzato un ristorante a cielo aperto, quello della Borderless Dinner, e le porte della Bottega del Cappello (oggi centrale operativa del cluster Via del BorGo) si sono aperte in orario inconsueto ed eccezionale per raccontare ai goriziani e ai visitatori la via Rastello del domani.

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Da qui partiamo perché il messaggio è importante e il linguaggio scelto per veicolarlo suggestivo. «In questa strada stanno succedendo delle cose, locali che erano vuoti si stanno riempiendo, nuove attività prendono il via, cantieri si aprono giorno dopo giorno – spiega Monica Paoletich, direttrice di Confcommercio Gorizia –, ma non tutte queste cose sono visibili. Ecco perché ci è piaciuta l’idea di provare a raccontarle in modo diverso, cogliendo l’occasione per raggiungere il maggior numero di persone».

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Ma come? L’idea di partenza è stata di Nicoletta Gobbo, componente dello staff di Confcommercio, come anche di Francesca Bragalini, che ha poi affidato la sua realizzazione alle capacità della giovanissima creativa Teresa Trovato. «Abbiamo allestito sei vetrine, tra la Bottega del Cappello e il vicino civico 2 di via delle Monache – racconta Teresa –: proprio in queste ultime si trova l’immagine della via Rastello di oggi, con delle figure di cartone che rappresentano la sua comunità. È in bianco e nero, ma un filo rosso parte e la collega alle vetrine della Bottega del Castello, dove i palazzi sono coloratissimi, vivaci, pieni di vita e tutti da scoprire».

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I disegni sono stati realizzati con una pittura acrilica facile da pulire e rimuovere, perché le installazioni cambieranno nel tempo, e sulle immagini chiunque ieri passava dalle parti della via a trovare Monica, Teresa, Nicoletta e Francesca poteva incollare degli adesivi a forma di lampioni, panchine, vasi, tavolini e molto altro ancora. Proprio per raccontare la sua idea della via Rastello che verrà. Ma il domani, per certi versi, è già qui. Perché via Rastello è già cambiata e sta continuando a cambiare. Sempre più aperta ad eventi, ad esempio, e luogo di incontro.

Ieri sera all’imbrunire gli spazi di fronte all’ex ferramenta Krainer si sono illuminati del bianco di tovaglie impeccabili, posate lucidate, bicchieri eleganti e candele accese. Un ristorante di classe in un contesto unico. È stata la Borderless Dinner di cui dicevamo, promossa da Casa Krainer e in collaborazione con Fabrika e Via del Borgo. Hanno aderito, prenotando, una cinquantina di persone arrivate da tutta la regione e dalla Slovenia, ma «molti turisti, incuriositi, sarebbero rimasti volentieri», assicura la chef Chiara Canzoneri, la firma sullo speciale menù della serata: un pane speciale con hamburger di pezzata rossa, cipolla caramellata di Cavasso, ketchup di datterini fatto in casa. E, ovviamente, i vini del Consorzio Collio. E attorno? L’arpa di Ester Pavlic, la voce di Sveva Furlani, performance artistiche (i disegni di Fabio Babich) e musica jazz, ma anche la solidarietà con una racconta fondi a favore de “Le Ali di Camilla”. Insomma, una via Rastello come raramente si è vista e magari si vedrà spesso.