ru24.pro
World News in Italian
Август
2024

Sette Daspo nell’Isontino: sei fogli di via e un divieto di accesso nei locali

0

Sei Daspo e un Daspo “Willy” sono stati emessi dal questore di Gorizia, Luigi Di Ruscio, la scorsa settimana, a seguito di una serie di servizi di controllo da parte delle forze dell’ordine sul territorio Monfalconese e Isontino.

Si tratta di misure di prevenzione personali nei confronti di sette soggetti ritenuti abitualmente dediti ad attività delittuose o inclini a comportamenti socialmente pericolosi.

In particolare, sono stati disposti, su proposta dell’Arma dei carabinieri, sei fogli di via con divieto di ritorno in tre Comuni. A Ronchi dei Legionari il Daspo, per la durata di quattro anni, è stato emesso nei confronti di un cittadino italiano, mentre a Grado lo stesso allontanamento “forzato” è stato inflitto a due cittadini rumeni, per la durata di un anni, e a due cittadini italiani, con divieto di ritorno per due anni.

Nel Comune di Villesse, invece, la stessa sorte è capitata ad un cittadino sloveno, che è stato “interdetto” dal territorio per un anno.

Tutti i destinatari della misura sono risultati abitualmente dediti alla commissione di reati contro il patrimonio.

A Monfalcone, invece, è toccato sempre ad un cittadino italiano il cosiddetto “Daspo Willy”, una sorta di derivazione del provvedimento di allontanamento, declinata nel divieto di accesso a locali o pubblici esercizi.

In questo caso, la misura è stata irrogata nel corso di un’attività effettuata dal Commissariato di Polizia, e la durata del divieto è diciotto mesi.

Un’attività di controllo del territorio efficace, quella garantita dalle forze dell’ordine operanti nel territorio provinciale, a fronte della quale è seguita un’accurata valutazione dei fatti che ha portato all’assunzione dei provvedimenti amministrativi finalizzati ad un’azione preventiva per il mantenimento della legalità nelle realtà dell’Isontino.

I Daspo sono provvedimenti amministrativi emessi dall’Autorità provinciale di Pubblica Sicurezza che non presuppongono necessariamente la commissione di di un reato e, nel contempo, sono vincolati dall’esito di un eventuale procedimento penale a carico delle persone interessate.

Proprio il distinguo tra l’azione penale e l’azione amministrativa consente a quest’ultima di svolgere una propria funzione autonoma preventiva del reato nell’accertare la pericolosità sociale di un individuo.