Omicidio di Vincenza Saracino, maxi donazione del marito a Telefono Rosa
Una cospicua donazione in memoria di Vicenza Saracino e contro la violenza di genere è stata indirizzata al Telefono Rosa di Treviso. Così ha deciso Fabio Stefanato, il marito di Vicenza, la cinquantenne assassinata a Canizzano lo scorso 2 luglio, un delitto che è ancora senza un colpevole. Il ricavato della raccolta fondi in memoria della moglie è andato a favore dell’associazione che segue il centro antiviolenza e offre sostegno alle donne vittime di violenza sotto la guida della presidente Stella Di Bartolo.
«I familiari di Vincenza ci hanno contattato poco prima del funerale per poter devolvere una donazione e così è stato, non possiamo che essere grati per il pensiero e l’attenzione avuti verso la nostra realtà» commenta la presidente Di Bartolo. «Tutte le donazioni che noi riceviamo, sia piccole che grandi servono per mantenere i nostri servizi 24 ore su 24, dalla linea telefonica alle attività di supporto e consulenza per le donne che intraprendono un percorso di fuoriuscita dalla violenza e necessitano della protezione dei centri antiviolenza; nonché il nostro gruppo di auto mutuo aiuto e le attività di sensibilizzazione nelle scuole. Portiamo avanti un instancabile lavoro e, per la nostra associazione di volontariato, anche questa donazione verrà utilizzata con questo obiettivo» aggiunge la presidente del Telefono Rosa.
Vincenza Saracino è stata uccisa il 2 luglio in un casolare abbandonato in via Maleviste a Canizzano. Poco prima dell’incontro con l’assassino, la vittima era stata ripresa dalle telecamere dell’Iperlando dove aveva fatto una rapida spesa prima di raggiungere il casolare dove è stata accoltellata mortalmente.
A poco meno di un mese dall’omicidio i carabinieri hanno concentrato i loro sospetti su un uomo che “Enza” conosceva bene e con cui aveva appuntamento, probabilmente per un chiarimento. Al vaglio l’analisi delle registrazioni delle telecamere della zona e i rilievi dei Ris sulla scena del crimine.