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Август
2024

«Mi sono salvata dal tumore al seno scoperto grazie alla prevenzione»

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PAVIA. «Mi sono salvata dal tumore al seno grazie allo screening, in molti sottovalutano la prevenzione ma è così che si riesce a intervenire per tempo». La 54enne Isabella Imbroisi non ha nascosto la testa sotto la sabbia e, affrontando l’umana ritrosia che molti nutrono quando si parla di salute, ha aderito allo screening senologico regionale: in Lombardia viene proposto alle donne tra i 45 e i 74 anni tramite lettera di invito spedita da Ats, con cadenza annuale o biennale in base all’età. Si tratta di una campagna di prevenzione gratuita eppure non così diffusa: solo il 63 per cento delle donne in target ha risposto agli inviti nel 2023, secondo i dati del centro screening di Ats. «Da quando ricevo le lettere mi sono sempre sottoposta alle mammografie. L’ultima è arrivata alla fine di giugno e sono andata a fare l’esame come al solito». Poi la doccia fredda: «I medici del San Matteo hanno visto che qualcosa non andava al seno destro e così mi hanno fatto un’ecografia, poi una biopsia» racconta la donna, da 25 anni impiegata nella logistica.

Ulteriori controlli

I primi sospetti dei medici trovano conferma negli esami delle settimane successive: alla donna viene diagnosticato un tumore maligno al seno destro. «Le lascio immaginare il mio umore quando ho ricevuto la diagnosi – aggiunge Imbroisi – per una donna, la salute del seno è un argomento sempre molto delicato, dal punto di vista emotivo è stato un periodo molto provante. Ma i medici e i sanitari mi sono stati accanto, comunicandomi tutto senza nascondere niente e dimostrando grande umanità».

Ma nel dramma di una diagnosi non favorevole c’è una notizia rincuorante: la massa individuata da dottori e dottoresse è piccola, appena un centimetro: «I medici mi hanno detto che il tumore era ancora circoscritto, e grazie ai controlli sono riusciti a intervenire per tempo».

L’operazione viene fissata in tempi brevi: dopo gli esami necessari per garantire un intervento sicuro (il cosiddetto prericovero), Imbroisi viene ricoverata e operata alle due di pomeriggio del sei agosto: a casa la aspettano il compagno Gabriele e sei gatti che hanno eletto a dimora il suo giardino di Albuzzano. «Anche se fossi stata in ferie avrei annullato tutto, di fronte a una notizia del genere non avevo intenzione di aspettare ancora» racconta la paziente che viene dimessa l’8 agosto, due giorni dopo l’operazione. «Il personale è stato meraviglioso, in questo momento particolare della mia vita mi ha assistito con grande professionalità e umanità. In molti pensano che problemi del genere non li tocchino ma purtroppo non è così. Mi sono sentita in dovere di raccontare la mia storia, affinché possa fare da sprone per altre persone». Anche perché l’adesione agli screening oncologici è ancora bassa in provincia, e lo stesso si può dire di molte regioni italiane.

La prevenzione

Secondo i dati Ats, la partecipazione alle principali campagne di prevenzione è da migliorare: lo screening mammografico mostra i più incoraggianti, con il 63 per cento delle donne target che ha aderito nel 2023.

Non si può dire lo stesso di altri: solo il 34 per cento della popolazione designata si è sottoposta ai controlli per i tumori del colon-retto (uomini e donne tra i 50 e i 74) mentre l’adesione al pap test per prevenire il cancro alla cervice uterina si aggira intorno al 38 per cento (rivolto a donne tra i 25 e i 64 anni). È attraverso lo screening che Imbroisi ha scoperto la sua malattia.

Adesso che l’operazione è alle spalle la donna conclude: «Sento dire che molte non hanno tempo per fare controlli, ma per cose importanti come la propria salute il tempo si trova. Lo screening è gratuito ma non è per questioni di risparmio che va fatto: ciò che è capitato a me può succedere a chiunque. Io ho avuto la fortuna di essere assistita da uno staff competente e umano, a partire dalla chirurga Angelica Della Valle che mi ha operata all’anestesista Laura Pedrotti, che è stata di parola e mi è venuta a trovare in reparto dopo l’intervento. Ringrazio tutto lo staff che mi ha seguito con grande gentilezza e professionalità». —