Natuzza, tra miracoli e bilocazioni: cento anni fa nasceva la grande mistica calabrese
Cento anni fa a Paravati, nell’allora provincia di Catanzaro nasceva Natuzza Evolo, destinata a scrivere il suo nome oltre la storia della Calabria. Umile e figlia di persone povere, nessuno poteva immaginare che avrebbe segnato a suo modo il Novecento arrivando a essere considerata la più grande mistica italiana del secolo scorso.
Le prime esperienze soprannaturali di Natuzza
A 14 anni la piccola Natuzza va a servizio presso la famiglia Colloca. Li sperimenta le prime visioni estatiche. Non solo Gesù e la Madonna ma gli stessi parenti defunti della nobile famiglia in cui fa la cameriera. I Colloca le credono e rimangono impressionati. La Chiesa è più prudente e si rivolge a padre Agostino Gemelli, che già aveva definito isterico Padre Pio.
Il manicomio e il matrimonio
Il noto francescano dice al Vescovo che Natuzza è, “certamente un’isterica e che vale la pena non darle retta”. La mandano due mesi in manicomio ma li verificano che non ha nessun disturbo. Al ritorno la famiglia la fa sposare per corrispondenza con un giovane emigrato. Da quel matrimonio nasceranno cinque figli. La laicizzazione estremista porterà nel tempo addirittura a dichiarare che San Francesco d’Assisi potesse essere bipolare e che tanti altri santi fossero schizofrenici.
Le stimmate
Natuzza porta ad ogni quaresima le stimmate della Passione. Sanguina per 40 giorni e i venerdì santo, puntualmente, il suo cuore si ferma per dieci minuti.
Le bilocazioni e i miracoli
Natuzza sarà protagonista di tantissimi episodi di bilocazione e di guarigioni miracolose, che lei pudicamente rifiuterà sempre, ripetendo che sono, “opere di Dio”. Parla un italiano stentato ma riesce a capire anche le lingue straniere, stupisce atei e non credenti raccontando loro fatti che nessuno poteva conoscere. Dice di avere vicino a se un angelo custode che le racconta la collocazione delle anime defunte. A Paravati è un fiorire di pellegrinaggi e nasce anche una nuova chiesa. Natuzza obbedisce sempre. Raccoglie fondi straordinari rimanendo sempre povera e destinandoli alla costruzione del Santuario. Muore a 85 anni il 2009 venerata già in odore di santità.
Il processo di beatificazione
Il 2014 si apre il processo di beatificazione ed è dichiarata serva di Dio. L’iter religioso è lungo e prevede una serie di passaggi verso la beatificazione ma a Paravati continuano ad arrivare fedeli da tutto il mondo. Pare che dormisse 40 minuti ogni giorno. Al grande antropologo Luigi Maria Lombardi Satriani racconterà che , “Dio mi ha concesso di aiutare gli altri ma non posso chiedere nulla per me “. Il prezzo della santità.
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