Urso attacca Stellantis: “Non mantiene gli impegni e dà compensi stratosferici ai manager”
Dal palco del Meeting di Rimini, il ministro Adolfo Urso attacca Stellantis, dopo la pubblicazione del bilancio 2023, la ritiene inaffidabile per gli impegni presi e disattesi sulla produzione industriale in Italia e ricorda gli errori del governo giallorosso di Conte quando nacque il colosso italo-francese e lo Stato evitò di azionare la golden power. Urso ha poi dato un ultimatum agli eredi della Fiat: o danno risposte in poche ore sugli investimenti previsti a Termoli per la fabbrica delle batterie, oppure i fondi del Pnrr previsti saranno tolti.
“Tavares doveva venire qui per capire tante cose”
Il ministro del made in Italy ha commentato i 36 milioni di euro dati all’amministratore delegato Carlos Tavares: “Il compenso dei manager dovrebbe essere commisurato non soltanto ai dividendi degli azionisti ma anche alla sostenibilità sociale del Paese, agli occupati che realizza”. Parlando del Ceo di Stellantis, Urso ha detto che, “se avesse partecipato all’evento di Rimini forse avrebbe compreso meglio cosa significa fare impresa, fare impresa sociale”.
Urso: “Il governo ha rispettato gli impegni, Stellantis no”
“Tocca alla Fiat assumersi la responsabilità sociale, tocca a Stellantis rilanciare l’auto in Italia e noi aspettiamo una risposta da tempo. Il governo ha fatto la sua parte, Stellantis no”, ha aggiunto Urso, che ha poi parlato dei fondi del Pnrr sulla gigafactory di Termoli: “Stellantis deve dare una risposta a breve, perché se non risponde positivamente sul progetto della gigafactory(la fabbrica delle batterie) a Termoli, le risorse del Pnrr saranno destinate ad altri. Non possiamo perdere le risorse del Pnrr perché Stellantis non mantiene gli impegni. E la scadenza è nelle prossime ore”.
“La Repubblica è fondata sul lavoro non sul profitto”
Il titolare del Mimit ha invitato Stellantis, “erede della Fiat a rilanciare il settore auto italiano dimostrandolo”, e ha raccontato di avere ricordato allo stesso Carlos Tavares, che, “la Repubblica italiana è fondata sul lavoro e non sul profitto”.
“Su Comau ci tuteleremo”
Parlando di Comau, il gioiello della galassia Exor che Stellantis vorrebbe vendere e su cui si è profilata l’ipotesi della golden power, Adolfo Urso ha aggiunto che, “Il governo di allora se ne lavò le mani, come Ponzio Pilato. Ora noi stiamo recuperando rispetto a quella posizione e questo riguarda anche Comau. Noi facciamo le cose con il materiale che abbiamo, il buon senso pratico di colui che sa che deve tutelare l’interesse nazionale ed è quello che faremo”.
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