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Август
2024

A Castellamonte una rassegna di alto livello

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Castellamonte

Oltre sessant’anni di storia gloriosa, una città antica a farle da scrigno, una Scuola d’arte (oggi Liceo artistico) quale fucina di talenti, un sindaco, Pasquale Mazza, e un assessore alla Cultura, Claudio Bethaz, a sostenerla e a modellarle attorno una rete dilatata ad altri Comuni e in grado di aprirsi a un orizzonte culturale a livello nazionale, e un curatore d’eccezione, il professor Giuseppe Bertero, capace di rinnovarla ogni anno, senza snaturarla, e di attrarvi il mondo: è questa la forza della Mostra della ceramica di Castellamonte, giunta alla 63ª edizione, senza essersi appesantita e sempre al passo con i tempi, pronta a migliorarsi, ove necessario, e ad accogliere suggestioni e artisti da tutto il mondo e a tessere relazioni culturali e umane per arricchirsi e arricchire. Con ottimi risultati, considerando il programma che, da sabato 24 agosto (inaugurazione alle 16.30, in piazza Martiri della Libertà) al 15 settembre prossimo, attende numerosi i visitatori.

La Mostra si articola in vari punti espositivi, a partire da Palazzo Botton che ospita diverse esposizioni: le 100 opere del concorso Ceramics in love-Marco Polo 2024, con artisti provenienti da tutta Italia e dal mondo; l’Omaggio alla Cina, l’ospite d’onore a cui è dedicata questa 63ª Mostra, con opere di straordinaria bellezza per tecnica, forma e cromia provenienti dalla Contea di YongJia; l’omaggio a Miro Gianola, recentemente scomparso; Carta cristallina, mostra di grafica e di opere in ceramica. Tra le arcate di Palazzo Antonelli sono esposte le famose stufe d'arte di Castellamonte. Alla Rotonda Antonelliana sono collocate le sculture realizzate dagli artisti locali, da quelli della Baia della Ceramica e da altri provenienti da Francia e Romania, che si affiancano a due opere degli studenti del Faccio. Sempre lì, è l’Attraversamento meridiano, installazione ispirata alla transumanza, comprendente 40 opere in ceramica realizzate da altrettanti artisti su un esemplare in argilla modellato da Raffaele Pentasuglia. Il Centro Congressi Martinetti ospita, invece, le ceramiche sonore dei concorsi 2022, 2023 e 2024, insieme ai fischietti in terracotta raccolti da Clizia, oltre a una raffinata sezione di Design contemporaneo e alle ceramiche da indossare a cura della Cna.

Alla Casa della musica saranno gli studenti del Faccio, con le opere della sezione Design della Ceramica, e, al Cantiere delle Arti Sandra Baruzzi con la collezione inedita Navigando l’ignoto-Verso l’isola non trovata, Guglielmo Marthyn con la collezione Storie di terra, e Davide Quaglino con oggetti foggiati al tornio. All’interno del Centro ceramico Fornace Pagliero sono esposte le opere di Carlos Carlè e di artisti castellamontesi quali Pesci, Rosa, Schiavi, Sciutto, Girivetto Mensio, Fuoco, Di Martino e Banfi, mentre all’esterno saranno opere di Matano, Galla e Gobbo, oltre alla mostra fotografica di Claudio Marino, dal titolo Rosso impertinente. All’Orto sociale Camillo è l’installazione Fiori di campo, 1.000 piccoli fiori in ceramica creati da varie realtà sociali guidate dall’artista Rita Bagnoli. Ingresso gratuito in tutti i punti espositivi. Numerosi gli eventi collaterali. Questi gli orari: da martedì a venerdì, dalle 16 alle 20; sabato e domenica, dalle 10 alle 20. Info: cultura@comune.castellamonte.to.it, 0124/5187216 o 335/1404689.