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Август
2024

Dopo Donazzan, slitta tutto a settembre: in Veneto ancora contrasti in Fratelli d’Italia

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Sembrava una surroga di routine, si è rivelata un nodo gordiano. La poltrona di Elena Donazzan, veterana tricolore volata a Bruxelles, è vacante da un mese e la nomina del successore appare ancora in alto mare: escluse scosse agostane - è la notizia filtrata da Palazzo Balbi - se ne riparlerà a settembre, confidando in un non meglio definito “chiarimento politico”.

La Partita Politica: Fratelli d’Italia e la Lega a Confronto

E se la pausa estiva non ha contribuito a snellire i tempi, è innegabile l’impasse di una partita giocata su più tavoli e soggetta ad altrettante varianti. Attore protagonista, nell’occasione, il senatore Luca De Carlo, coordinatore di Fratelli d’Italia in Veneto, deciso a cogliere l’occasione per rafforzare il ruolo del partito nelle istituzioni regionali.

Le Ambizioni di Fratelli d’Italia: La Candidatura di Valeria Mantovan

In che modo? Designando un candidato assessore di provata fedeltà - la giovane Valeria Mantovan, sindaco di Porto Viro - e persuadendo i leghisti a cedere alla destra la vicepresidenza dell’assemblea regionale, già detenuta da Nicola Finco. La scelta dell’outsider polesana, tuttavia, non convince il gruppo consiliare (“Rovigo si ritroverebbe due rappresentanti in giunta a scapito delle province maggiori”) dove Lucas Pavanetto ed Enoch Soranzo non nascondono le ambizioni di promozione.

Le Controversie all'Interno del Centrodestra Veneto

Il primo, in particolare, accarezza la citata vicepresidenza ma al riguardo il Carroccio alterna bastone e carota, riservandosi di valutare la condotta dell’alleato sul versante del bilancio di previsione, incluso l’annunciato incremento dell’Irap. Un’eventualità, quest’ultima, decisamente sgradita a FdI che - in attesa dell’incontro “pacificatore” con l’assessore al bilancio Francesco Calzavara, annunciato a fine mese - lamenta l’esclusione dalla stesura della manovra finanziaria e l’assenza di confronto al tavolo decisionale.

Il Ruolo di Luca Zaia e l'Attesa del Premier Meloni

Soranzo, per parte sua, aspira alla carica di capogruppo, spalleggiato a distanza dall’energica Donazzan. Leader del partito padovano, è il rivale dichiarato di De Carlo, che a sua volta raccoglie – silenziosamente - il guanto di sfida rivendicando gli scoppiettanti exploit elettorali (32,7% alle politiche, 37,5% nelle europee di giugno) a dispetto delle delusioni congressuali rimediate sul territorio.

L’Epilogo della Stagione Zaiana e il Futuro del Centrodestra Veneto

Così, ingarbugliati a più livelli, i nodi correntizi ostacolano una sintesi compiuta, inducendo Luca Zaia (“Che fretta c’è? L’assessorato è del tutto operativo”) a fare buon viso a cattivo gioco. Lesto ad assumere l’interim delle deleghe in ballo - lavoro, istruzione, formazione professionale, pari opportunità - il presidente si guarda bene dall’interferire nelle dispute altrui e attende sulla riva del fiume una proposta definitiva. Il suo intento è quello di trasmetterla, in via preliminare, all’attenzione del premier Giorgia Meloni.

Conclusioni: Un Autunno Caldo in Arrivo

Il gesto di cortesia, riflesso di un rapporto personale di lungo corso, garantirebbe l’imprimatur finale all’operazione, agevolando magari ulteriori interlocuzioni. Ultimo capitolo: aldilà dei minuetti di palazzo, la tappa conclusiva della legislatura coinciderà con l’epilogo della lunga stagione zaiana, inducendo il centrodestra a rivolgere fin d’ora la mente alla sfida elettorale e ai passaggi (liste, candidati, programmi, alleanze) che la precederanno. Il silenzio tombale nella maggioranza leghista, l’opposizione di Forza Italia a trazione tosiana, le tensioni serpeggianti tra i Fratelli d’Italia: avvisaglie di un autunno caldo dagli esiti, ad oggi, non pronosticabili.