Scuola sotto sequestro a San Genesio: per 200 bambini lezioni ancora in trasferta a Pavia
SAN GENESIO. Restano sotto sequestro, al momento, le scuole materna ed elementare e il Comune sta organizzando i servizi scolastici prevedendo due opzioni: quella di un ritorno dei circa 200 alunni nel plesso di San Genesio e quella di un proseguimento delle lezioni negli istituti di Pavia dove i bambini erano stato trasferiti a fine novembre. Trasferimento per la decisione della procura nell’ambito dell’inchiesta Clean, dopo i dubbi sulla sicurezza dell’edificio. E così, in attesa della decisione della magistratura, che dovrà tener conto dell’esito delle analisi sulla struttura, l’ente comunale ha inviato alle famiglie una scheda per raccogliere le adesioni ai servizi scuolabus, pre scuola, post scuola e mensa, da restituire, compilata, entro il 5 settembre.
I rilievi critici
Ma per la minoranza guidata dalla capogruppo Marzia Testa si tratta di «una comunicazione priva di dati certi che impedisce alle famiglie di organizzarsi». «È evidente una mancanza di trasparenza da parte dell’amministrazione che avrebbe dovuto approvare una delibera in cui si precisavano le tariffe e i criteri per accedere ai servizi e in cui si davano indicazioni alle famiglie in difficoltà per usufruire di agevolazioni – sottolinea Testa -. Si tratta di una comunicazione confusa che, a ridosso del nuovo anno scolastico, manca di dettagli essenziali. Il servizio di trasporto sarà gratuito solo a settembre e sembra che ci sarà una riduzione dei posti disponibili. Sarebbe quindi stato necessario conoscere i parametri per avere diritto al servizio. Al di là del sindaco, indagato nell’inchiesta che ha portato alla chiusura della scuola, sarebbe stato indispensabile dare alle famiglie notizie certe».
La replica
«Le tariffe del buono mensa erano state decise con una delibera precedente al sequestro della scuola – spiega l’assessora all’Istruzione Alessandra Belloni –. Per quanto riguarda il trasporto, il numero dei bus e la quota da pagare saranno determinati in base al numero di iscritti. L’organizzazione è legata alle risposte che arriveranno dalla magistratura». Nella comunicazione inviata dal Comune, si avverte che «nel caso in cui la frequenza a Pavia dovesse protrarsi anche dopo settembre, non potendo assicurare oltre la gratuità del servizio di trasporto, si provvederà a informare sui costi».
«I posti sullo scuolabus sono 34. Non si dispone di fondi per il noleggio di un secondo mezzo e quindi non si esclude di dover formare una lista d’attesa – si legge sull’avviso -. In caso di frequenza nei plessi di San Genesio, si darà comunicazione della data di avvio dei servizi sul sito comunale». —
Stefania Prato