Notte di fuoco, pioggia di droni ucraini abbattuti dalla contraerea russa. “Uno dei più grandi attacchi”
La Russia ha riferito di aver abbattuto 45 droni lanciati nella notte dall’Ucraina, compresi 11 che puntavano su Mosca. Lo ha reso noto il ministero della Difesa russo confermando quello che è uno dei più grandi attacchi ucraini con droni verso la Russia dall’inizio del conflitto. Nel dettaglio, oltre ai droni diretti a Mosca, 23 droni sono stati distrutti sulla regione di Bryansk; sei sono stati abbattuti sul territorio della regione di Belgorod, tre sulla regione di Kaluga e due sulla regione di Kursk. Sui social sono stati condivisi vari filmati che mostrano le intercettazioni.
A definirlo “uno dei più grandi attacchi contro Mosca” è stato il sindaco della capitale russa, Sergei Sobyanin, su Telegram. “Questo è uno dei più grandi tentativi di attaccare Mosca con i droni di tutti i tempi”, ha scritto Sobyanin, aggiungendo che non sono state segnalate vittime o danni materiali. Mosca rilancia e fa sapere che la via negoziale ora è incerta. Lo fa sapere tramite il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev:
La furia di Mosca
“Non ci sarà più alcun negoziato fino a quando il nemico sarà completamente sconfitto”. Medvedev ha definito ”inutili i colloqui di pace proposti dalla comunità internazionale e imposti al regime di Kiev con prospettive e conseguenze poco chiare”. Comunque ora, minaccia, ”dopo che i neonazisti di Kiev hanno commesso atti di terrorismo a Kursk le chiacchiere inutili dei mediatori non autorizzate sono finite”. E ”ora tutti capiscono che non ci saranno più negoziati”. Poi in preda all’ira, l’ex presidente della Federazione si è scagliato in particolare contro la Gran Bretagna. Definendo il precedente primo ministro Rishi Sunak “vile bastardo con un muso brutto e i capelli biancastri arruffati del Paese in cui si stava preparando l’operazione terroristica“.
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