L’infanzia nel Ponzano Calcio, il trasferimento in Francia: chi era il 18enne trovato morto sulla Pontebbana
Una vita spezzata troppo presto, vissuta tra Italia, Francia e la passione per il calcio. Con Treviso, la città natale, che rimane nel cuore tanto da tornarci per le vacanze estive.
La storia di Cheick Tidiane Bance è quella di un 18enne che stava cercando di trovare il proprio posto nel mondo, con il pallone come compagno di viaggio durante la sua infanzia, con le incomprensioni e i conflitti con i genitori tipiche dell’età.
Un Viaggio Interrotto: La Tragedia di Cheick Tidiane Bance
Un viaggio bruscamente interrotto nella notte tra il 17 e il 18 agosto: il corpo privo di vita è stato trovato all’alba di domenica. Cheick è nato a Treviso nel 2006, figlio di una famiglia originaria del Burkina Faso.
Cheick è un nome di origine africana, significa leadership, saggezza e nobiltà. Tidiane pare derivi dall’arabo “tayyib”, che vuol dire “buono”, “puro”.
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Dall'Infanzia a Ponzano al Trasferimento in Francia
Ha trascorso la sua infanzia a Ponzano, in via Santandrà, fino al 2020, anno in cui si è trasferito in Francia. Infatti, Bance era iscritto all’Aire, l’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero, e ha seguito la madre oltralpe dopo la separazione dei genitori. Il padre, invece, si è trasferito nel Regno Unito. Il rapporto con i genitori sembra essere stato conflittuale, probabilmente a causa della separazione. Bance è tornato in Italia per un periodo, trovando domicilio presso dei parenti a Povegliano.
Una Vita Legata al Calcio e a Treviso
Durante queste vacanze estive, stava soggiornando da conoscenti a Treviso, mantenendo quindi sempre un legame forte con il suo paese (e la sua città) natale. Inoltre, fin da piccolo, Cheick ha mostrato una grande passione per il calcio.
Nel 2012, all’età di sei anni, è entrato a far parte del vivaio del Ponzano Calcio.
Le Parole del Sindaco e Le Indagini Sulla Morte di Cheick
Tuttavia, nel 2017, a soli undici anni, ha deciso di abbandonare lo sport. Aveva giocato anche a basket, sempre a Ponzano. «Esprimere condoglianze alla famiglia e agli amici di Cheick non è una cosa leggera da fare considerando il contesto – dice il sindaco di Ponzano Antonello Baseggio – Dispiace sapere che un ragazzo, che per molto tempo ha vissuto nel nostro comune, ci ha lasciato in circostanze strane ancora da definire. Spero venga fatta luce sull’accaduto al più presto, almeno per giustizia e per la serenità delle comunità colpite.
Nella speranza che nulla di brutto sia accaduto, anche se ad oggi tutto risulta tragico». Ora rimane da capire per quale motivo Bance si trovasse a Nervesa, lungo la corsia che va in senso opposto a Treviso e che da Spresiano porta a Ponte della Priula, in un luogo dove il sabato sera non ci sono abitazioni, servizi o locali pubblici aperti di notte. Difficile pensare si sia incamminato per tornare a casa. Di primo acchito, sembra che al 18enne sia stato fatale un pirata della strada. L’ipotesi non è da escludersi, così come altre: che il ragazzo sia stato picchiato e gettato da un’auto in corsa.