Quegli antichi masegni usati per pavimentare il futuro viale alberato del Porto Vecchio
TRIESTE II lavori di infrastrutturazione in Porto Vecchio riportano in superficie la pavimentazione originaria dell’antico scalo, masegni in pietra arenaria che verranno conservati e reimpiegati nella realizzazione dei percorsi che lambiranno i magazzini riqualificati.
Il passato e il futuro dell’area continuano a intrecciarsi e, dopo i rinvenimenti di parte dell’antico Molo del Sale durante la posa dei sottoservizi lungo la bretellina parallela a Corso Cavour, dal cantiere del terzo lotto del viale monumentale – affidato alle ditte Mari & Mazzaroli con Rosso e Adriacos – riaffiorano adesso le vecchie lastre in pietra che in epoca austriaca pavimentavano l’intero distretto portuale.
[[ge:gnn:ilpiccolo:14563391]]
Ritrovamento simile era già avvenuto durante l’esecuzione del secondo lotto per la bretella da largo Santos al centro congressi. In accordo con la Soprintendenza, i masegni verranno recuperati e momentaneamente conservati negli spazi del Molo IV che fino a una settimana fa erano dedicati ai parcheggi, quindi riutilizzati e integrati nel futuro viale che attraverserà il Porto Vecchio.
[[ge:gnn:ilpiccolo:14512140]]
Rup incaricato è l’ingegner Giulio Bernetti, che illustra alcuni dettagli sul riutilizzo delle lastra arenarie in quello che sarà il principale asse viario dell’antico scalo. Il nastro avrà una sezione di circa 20-25 metri, di cui sei in asfalto per il traffico a senso unico in direzione centro-città.
Tutto il resto del viale sarà quindi occupato da alberi, una pista ciclabile e, per due terzi, da una parte interamente pedonale, costeggiata dai vecchi binari del porto e pavimentata con i masegni recuperati. Una corsia laterale in materiale permeabile agevolerà infine le passeggiate di persone con ridotta mobilità, genitori con passeggini o anziani con deambulatori.