Nel futuro dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso palestre riabilitative e nuovo Pronto soccorso
Ospedali, rivoluzione in tre mosse. La prima è l’avvio della Cittadella della salute, che diventerà pienamente operativa entro fine anno concludendo un trasloco epocale per la sanità trevigiana. La seconda e la terza riguardano invece il destino del Ca’ Foncello, totalmente svuotato dopo il trasferimento di reparti e macchinari nella Cittadella. Per il vecchio ospedale cittadino ci sono, al momento, due certezze: il raddoppio del pronto soccorso, complice il continuo aumento di accessi, e la creazione di palestre riabilitative, in supporto alla Cittadella. Per gli altri maxi spazi che rimarranno vuoti il futuro è ancora tutto da scrivere.
Il vecchio Ca’ Foncello
Fa strano chiamare il Ca’ Foncello “vecchio ospedale”, ed è chiaro che una struttura delle sue dimensioni non può rimanere una cattedrale nel deserto, né fungere come mero supporto della vicina Cittadella. Per questo è lecito attendersi, nei prossimi mesi, un fiorire di idee e proposte per la sua seconda vita. Lo conferma il direttore generale dell’Ulss 2, Francesco Benazzi: «Resteranno enormi spazi vuoti, e su cosa farci ci sono diverse idee». Le certezze: «Sicuramente delle palestre di riabilitazione, anche in supporto alla Cittadella, perché oggi mancano. E poi l’ampliamento del pronto soccorso, sfruttando il trasferimento nella Cittadella direzione medica». Il Ca’ Foncello diventerà quindi il presidio dedicato alla medicina d’urgenza: «Con l’età media che avanza, i servizi del pronto soccorso serviranno sempre di più» conferma Benazzi, «già oggi siamo a 320 accessi al giorno, con numeri in crescita anche a causa del gran caldo».
Cronoprogramma trasloco
Le prossime settimane serviranno a mandare a pieno regime la Cittadella. In questo momento è in corso il trasferimento dell’angiografo della radiologia centrale nell’edificio 29. «Da fine agosto - spiega Benazzi - trasferiamo tutte le ecografie e tutti gli ecografi, il densitometro, la radiologia toracica. A settembre la vasca parto, e apriamo Ostetricia. I primi di ottobre toccherà a degenze ORL (otorinolaringoiatria), sala operatoria maxillo facciale, degenze della Chirurgia plastica, e Chirurgia pediatrica. Attiviamo anche la week surgery, al posto dell’ortopedia uomini che entra in ospedale.
Sempre ai primi di ottobre, trasferiamo la Cardiochirurgia degenze più la relativa sala operatoria, con le degenze della Chirurgia vascolare degenze. A ottobre, sempre la Cardiologia degenze, il Centro cardiologico, l’Utic (unità di terapia intensiva cardiologica) e il post Utic. E anche la terapia intensiva cardiochirurgica». A fine ottobre il trasloco dell’Emodinamica, con l’arrivo della nuova macchina interventistica. A fine anno traslocano tutta la Radioterapia (sono già pronti i bunker) e la Medicina nucleare, quindi l’area stroke ela relativa riabilitazione. Gennaio 2025 - ma in attesa di gara - l’ultima mossa: il laboratorio e la Microbiologia.